Decretazione “vox populi”

Il Decreto legge sulle norme per la sicurezza (detto Antistupri), emanato ieri dal Consiglio dei Ministri, è giustificato dal “grande clamore suscitato dai recenti episodi” – è Berlusconi ad ammettterlo, candidamente – e non da una reale urgenza. Infatti (ancora il PresdelCons) “rispetto agli anni 2006 e 2007, nel 2008 c’è stato un calo intorno al 10% degli episodi di violenza, anche nella città di Roma“.

Come è noto, invece, l’articolo 77 della Costituzione dice: “Quando, in casi straordinari di necessità e d’urgenza, il Governo adotta, sotto la sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza di legge, deve il giorno stesso presentarli per la conversione alle Camere che, anche se sciolte, sono appositamente convocate e si riuniscono entro cinque giorni.

Nel presentare questo decreto, Berly non ha mancato di sentenziare che “Lo strumento del decreto legge  è essenziale perché un governo possa intervenire tempestivamente, legiferando con norme immediatamente applicabili e che possano conseguire dei risultati nelle situazioni che si manifestano“. Chiaro, no?

Napolitano non ha avuto il coraggio di respingere anche questo DL per mancanza dei requisiti costituzionali.