Il salto di qualità

Quando Silvio B attacca i magistrati di Milano e si dichiara perseguitato da loro, gran parte del suo elettorato è d’accordo con lui. Gli crede. Gli crede anche la parte più moderata e informata del suo elettorato; specie quella parte proveniente dai partiti che furono distrutti da Tangentopoli.

Gli crede anche quella parte del suo elettorato che non gli crede su molte altre cose: non gli crede quando si proclama innocentissimo; non gli crede quando dice che non fa leggi ad personam; non gli crede quando dice che non esiste conflitto di interessi e che i “comunisti” sono un pericolo. Questa parte moderata e informata dell’elettorato di Silvio B non gli crede, quando fa proclami su queste ultime (ed altre) cose; però gli crede quando dice che ci sono magistrati politicizzati che hanno affondato la Prima Repubblica e vogliono togliere di mezzo Berlusconi.

Negli ultimi attacchi alla Magistratura, però, Silvio B ha fatto un salto di qualità non di poco conto: ha messo nel calderone dei comunisti-toghe rosse-eversivi- cancro della democrazia anche la Corte costituzionale.

Gli crede, quella parte più moderata e informata del suo elettorato, quando Silvio B accusa di eversione la Corte costituzionale e “piccona” una delle massime istituzioni della Repubblica italiana? Probabilmente no, ma di certo è un giocare col fuoco.