E potrei parlare di nuvole per ore, per giorni, quasi senza accorgermene; la verità è che non potrei rinunciare alle nuvole.
Le migliori nuvole mica si fotografano, le incontri per caso, le guardi, ti ci appigli con le ciglia e ti lasci trasportare per tutto il loro passaggio qualunche sia, ti ci impigli un pomeriggio per caso, la macchina ferma al semaforo, e sono lì che ti salutano in fondo al viale, o semplicemente sorridono vaghe mentre cammini affaccendato dalle pratiche del giorno come a dire “ehi vuoi un passaggio?” … Io rispondo sempre “Sì”
– Ma allora che cosa ami, straordinario straniero?
– Amo le nuvole… Le nuvole che passano… laggiù… Le meravigliose nuvole!
No, caro pbene, non scherziamo sulle nuvole…
🙂
Home sweet home
…è ora che io torni a fare un giretto a Roma…questa foto invoglia…
…photoshop a parte…era davvero cosi’ il cielo di roma ieri..in alcuni punti anche meglio….erano le nuvole che davano quel qualcosa di irreale..
eh già, il cielo che c’è a roma non c’è da nessun’altra parte…io è più di un anno che non lo vedo e non so come faccia ad andare avanti… 🙂
gabry, ma tu sei in loco, non puoi percepire la varianza! 😉
ameliebe, mah, ho avuto fortuna che c’era un bel vento a mitigare il caldo e mescolare le nubi. riguardo a queste ultime in effetti si può ricordare quando “…nel cielo rinnovato correvano le nubi a branchi” (Guccini, “Scirocco”), nonché di quando “Qualche cosa era fuori dei vetri. Aprìi la finestra: era lo Scirocco: e delle nuvole in corsa al fondo del cielo curvo (non c’era là il mare?)” (Dino Campana, “Scirocco (Bologna)”.
anche a te, maestro, le nuvole ti vengono incontro alla stazione? è veramente bello, no?
ci avrei giurato, ci avrei
a Roma c’è una luce particolare, rispetto al nord, senza dubbio. ma in questa foto gioca un ruolo significativo anche Photoshop. 😉
frederick, ma tanto ci avevo il tempo contato.
e cmq il piazzale di Termini fa più non-luogo. 😉
@ Paolo:
Oh Paolo, vai a capitare a Roma proprio quando io non ci sono (il 4 agosto ero nella ridente Chioggia a presentare “Buon lavoro”).
@ tutti gli altri:
ragazzi, se una foto del piazzale della stazione Termini vi fa venire voglia di Roma che fate se vedete un tramonto sul Gianicolo…?! 🙂
asintoto, tornaci, su, a Roma! 🙂
miss pulp, beata te – e tutti quelli che ci abitano. (beh, io sto benino anche qua, neh.)
torty, tu sei in ferie, una deviazione romana la pòi pure fa’, ahò! 😉
frittole, tu sei un po’ più a sud, se ricordo bene.
farolit, chiedo venia! ho ritoccato un po’ solo luminosità e contrasto, non le forme. per espiazione mi rileggerò “La nuvola in pantaloni”. 😉
dania, ma a Roma cerchi una stanza o una vacanza? 😉
Ahooo, che voglia de Roma!
E no! Le nuvole son cosa seria, mica ci si può scherzare su così… addirittura con fotoshop.
Cè gente per cui le nuvole necessarie. Io ad esempio le colleziono!
Ho un bel catalogo: Messina e nuvole qui
http://farolit.splinder.com/post/4955691
E potrei parlare di nuvole per ore, per giorni, quasi senza accorgermene; la verità è che non potrei rinunciare alle nuvole.
Le migliori nuvole mica si fotografano, le incontri per caso, le guardi, ti ci appigli con le ciglia e ti lasci trasportare per tutto il loro passaggio qualunche sia, ti ci impigli un pomeriggio per caso, la macchina ferma al semaforo, e sono lì che ti salutano in fondo al viale, o semplicemente sorridono vaghe mentre cammini affaccendato dalle pratiche del giorno come a dire “ehi vuoi un passaggio?” … Io rispondo sempre “Sì”
– Ma allora che cosa ami, straordinario straniero?
– Amo le nuvole… Le nuvole che passano… laggiù… Le meravigliose nuvole!
No, caro pbene, non scherziamo sulle nuvole…
🙂
Home sweet home
…è ora che io torni a fare un giretto a Roma…questa foto invoglia…
…photoshop a parte…era davvero cosi’ il cielo di roma ieri..in alcuni punti anche meglio….erano le nuvole che davano quel qualcosa di irreale..
eh già, il cielo che c’è a roma non c’è da nessun’altra parte…io è più di un anno che non lo vedo e non so come faccia ad andare avanti… 🙂
gabry, ma tu sei in loco, non puoi percepire la varianza! 😉
ameliebe, mah, ho avuto fortuna che c’era un bel vento a mitigare il caldo e mescolare le nubi. riguardo a queste ultime in effetti si può ricordare quando “…nel cielo rinnovato correvano le nubi a branchi” (Guccini, “Scirocco”), nonché di quando “Qualche cosa era fuori dei vetri. Aprìi la finestra: era lo Scirocco: e delle nuvole in corsa al fondo del cielo curvo (non c’era là il mare?)” (Dino Campana, “Scirocco (Bologna)”.
anche a te, maestro, le nuvole ti vengono incontro alla stazione? è veramente bello, no?
ci avrei giurato, ci avrei
a Roma c’è una luce particolare, rispetto al nord, senza dubbio. ma in questa foto gioca un ruolo significativo anche Photoshop. 😉
si anche io voglio partire…….
ma come fa a esserci quella luce lì?
mi trasferisco immantinente :o)
A Roma anche il cielo ha qualcosa di diverso. 😉