Berlusconi e le balle della Campagna Verità

   Il Presidente del Consiglio, negli ultimi latrati pubblici, ha annunciato che nei prossimi mesi metterà in atto la Campagna Verità: si impegnerà cioè, con tutta la potenza dei suoi media, a far conoscere agli italiani le cose positive fatte da governo di destra.

Ora, parlare delle cose fatte è un po’ più difficile che parlare di quelle che si faranno: in teoria non possono sparare balle demagogiche clamorose, quando si parla del passato. Specie se i risultati delle cose di cui si intende parlare gli italiani possono vederli attorno a sè, sulla propria pelle, nelle proprie tasche.

Ma l’imbonitore Berlusconi non spara annunci di questo tipo senza avere una strategia in mente. Quindi: cosa ci si può aspettare da questa minacciosa promessa?
Ci sono due possibilità.

1. Berlusconi sparerà balle galattiche su argomenti che non hanno toccato personalmente la gran parte degli italiani. Cose tipo "abbiamo creato unmilionemmezo di nuovi posti di lavoro" (l’aumento degli occupati, dice l’Istat, è dato solo dalla regolarizzazione dei lavoratori immigrati che già c’erano); oppure "abbiamo sconfitto le Brigate Rosse come nessun governo aveva mai fatto" (forse qualcuno si ricorda cosa sono state le BR, quelle vere, e il prezzo pagato dallo Stato per combatterle), "abbiamo fatto più riforme di tutti" (questo purtroppo è vero), "abbiamo ridato prestigio internazionale all’Italia" (le figure di merda di B. da Presidente di turno della UE sono lì a ricordarlo).

2. La Campagna Verità sarà in realtà una rassegna di ciò che succederà, secondo B., se quei coglioni degli elettori faranno vincere i Komunisti (perché il Centrosinistra è comandato dai Komunisti). Già oggi B. ha annunciato che il Centrosinistra aumenterà le tasse del 10% (?!).

Il caso 2. è affidato, per avere successo, alla credibilità personale di B.; quindi sarà dura. Invece il caso 1. sarebbe un’operazione di belletto mediatico da applicare massicciamente sui fatti.

L’unica cosa certa, qualunque sia la scelta del Presidente del Consiglio, è la ‘potenza di fuoco’ delle televisioni e dei giornali berlusconiani: un fattore sufficiente per lo meno a permettere a Berlusconi di tenere sempre in mano il ‘boccino’ del dibattito politico.

Un commento su “Berlusconi e le balle della Campagna Verità”

  1. La partenza è stata la storia dei 200 terroristi catturati; ma a me ha fatto l’effetto del pescatore che va al bar a dire di aver tirato su una trota di 50 chili. B. ha sempre goduto di fama di grande comunicatore, ma mi sa che è alla frutta anche su questo versante.

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