Archivi categoria: televisione

Ehi, è tornata la satira

Dopo non so quanti anni di fiacca, torna la satira in tv. Appena caduto il governo Prodi, giusto il tempo di riordinare le idee.

Il flagello laico
Paola Cortellesi a "Parla con me"

"Un nuovo invisibile flagello colpisce nord e sud, paesi industrializzati e in via di svilippo…"
"Ogni 15 secondi un individuo adulto sul nostro pianeta diventa laico. La laicità non si vede ma sta crescendo…"
"La laicità si trasmette anche attraverso rapporti sociali non protetti con persone già laiche. Ecco perché più laici si frequentano, più rischi si corrono."
"Il laico è intorno a noi. Il laico può essere ovunque!"

"Laico: se lo conosci, lo eviti.
Se non lo conosci
è meglio."



Acclamazione.

Pubblicità, senso delle /7

Ma quanto sarà stronza

la biondina che, dopo aver mollato di punto in bianco il suo ragazzotto

(che ha un’aria un po’ da fesso, diciamolo),

lo chiama dalla banchina del molo da cui è appena salpato il traghetto che lo porta via

(è fesso però non fa storie: m’hai mollato, me ne vo),

poi addirittura si butta in acqua e raggiunge la nave a nuoto, facendo allarmare tutti

(e inzuppandosi di nafta e merda, se si considera com’è l’acqua dei porti da cui partono i traghetti)?

Poi lui, illudendosi, la ripesca; e lei sorride, gli ficca in mano un pacchetto di gomme e si ributta in acqua

(probabilmente dopo avergli fatto una pernacchia, tagliata nel video finale).


Cioè, alla fine, secondo me, ‘sto ragazzo ci ha guadagnato, nel cambio tra la stronza e il Daygum.

 
 
 

Pubblicità, senso delle /6

Ci sono Adamo ed Eva, ok? Lei una topona bionda e lui pure belloccio però cretino. Non mi ricordo quale sia il prodotto pubblicizzato in questo spot ma non è importante. Loro sono Adamo ed Eva, è chiaro. Son vestiti di foglie. Lei si leva le foglie-reggipetto e le dà a lui. Lui usa quel reggipetto per legare insieme le foglie e fare un pallone e corre a giocare a calcio. E fin qui…

A questo punto lei leva al cielo un’invocazione tipo "cazzo di stronzo beota mi avete affibbiatooo?!"
Ed ecco, in cielo, tra le nuvole, ci sono cinque vecchioni in toga che guardano giù.

Cioè, fatemi capi’: è una rappresentazione innovativa della trinità allargata o sono dèi dell’Olimpo (che però con Adamo ed Eva non c’entrano una cippa)? O si tratta di antenati di Formigoni che, non avendo visto gnocca in vita, fanno i guardoni dall’Empireo?

pubblicità, Senso delle /5

In uno degli episodi dell’Unicredit c’è il solito tizio giulivo che non riconosce tre calciatori della nazionale, non se li fila proprio; e già qui i pedestri VIP lo guardano tipo anvedi ‘sto pezzente che ci ignora comesipermette.
Poi invece, dopo aver laudato gli impiegati di banca, il giulivo correntista si rivolge proprio ai multimilionari eroi della palla e gli dice, indicando i bancari:  "Visto che squadra?"

E qui, ecco, vediamo uno dei semidei griffati (Pirlo) che fa per alzarsi minaccioso, e gli altri che lo trattengono.

Ecco, cioè, qual è il senso?
Che gli eroi della azzurra pedata sono come antichi patrizi e possono giustamente bastonare il plebeo che manca loro di rispetto?
Che costoro sono così tonti da pensare che il buon correntista li stia prendendo per il culo?
Che i gladiatori dei campi erbosi – una vita a fare a botte – rivendicano l’uso dell’agonismo guerresco anche nella vita quotidiana?
Che l’Unicredit cerca di ingraziarsi gli ultras organizzati?

E mo famo ginnastica!

Ore 11.52, RaiTre, attendendo il tg:
Esperta di Fisiopippoplutologia: "Ecco, questo esercizio si esegue in postura monopodalica e muovendo verticalmente l’arto controlaterale…"
Conduttrice-pro-casalinga-Voghera: "Cioè si sta su un piede solo e si alza il braccio opposto?"
Esp. di Fis.: "Esatto."

Stai attento, televisore…!

…Ché come ti ho comprato ti butto via!  Non ci metto niente!

No, è che  l’elettrodomestico(*) s’è rotto. Cioè, va via l’audio. Si abbassa, poi va via, poi ritorna un po’, poi muto di nuovo. È il tipico guasto che va a posto (per un pochino) con un delicato intervento tecnico amatoriale (manata sopra).
Ora, a me non dà tanto fastidio che vada via l’audio, o si abbassi. Anzi, i programmi sono più interessanti con questa cesure random. E io da anni la tv la guardo solo facendo altre cose; non c’è niente di abbastanza interessante, tra i programmi, da dedicargli la piena attenzione.

Però che l’audio torni solo durante la pubblicità, eh no! Questo è troppo!

(*) Definizione coniata da Eduardo De Filippo, AFAIK: il drammaturgo ricevette un telefonata da parte di una gentile e solerte impiegata della Raiche per presentarsi esordì dicendo: “Buongiorno, qui è la televisione che parla”. Eduardo non poté resistere, e rispose: “Un attimo che le passo il frigo”.