Walter e il Mal d’Africa

Nel documento prima annunciato, poi diffuso con tot firmatari, più volte raccontato sui media, Walter Veltroni scrive “il Pd è riuscito ad ottenere quasi il 34 per cento dei voti nel momento di massima difficoltà per il centrosinistra e di massimo consenso al berlusconismo e fatica oggi a stare sopra il 25 per cento, in piena crisi politica del centrodestra”. Forse sarebbe il caso di ricordare all’ex segretario che, nell’ultimo periodo della sua segreteria, il PD era al 23%.

Ma sarebbe tempo perso: un ex-leader politico che non si rassegna al fatto di essere appunto un ex non vede al di là del proprio ego. Purtroppo, così facendo – cioè presentando un documento con una serie di firme sotto, anche di parlamentari, e con la faccia di Veltroni sopra – l’ex segretario danneggia il PD e il centrosinistra italiano, in un momento cruciale della Legislatura segnato dalla crisi della maggioranza di Governo. E forse neanche i 75 parlamentari che hanno sottoscritto questo documento si sono resi conto dei danni che provoca non il contenuto del documento stesso ma il fatto di essere proposto da Veltroni e di avere una lista di firme in calce.

E’ un grosso aiuto a Berlusconi, quello prodotto dalla creazione della corrente veltroniana (dalle ceneri di Area democratica). Perché? Semplice: coloro che possono far cadere il Governo Berlusconi hanno mostrato chiaramente di non volere elezioni anticipate immediate. Di conseguenza una crisi di governo non sarà provocata, probabilmente, se non ci sarà la possibilità di una maggioranza alternativa che possa dar vita ad un governo tecnico a termine. Ora, se un gruppo consistente di parlamentari del PD si dichiara vicino a Veltroni più che a Bersani, è chiaro che questa maggioranza alternativa dovrà fare i conti anche con la debolezza di un partito di nuovo diviso. Il che rende più difficile questa già ardua maggioranza alternativa e quindi aiuta Berlusconi ad evitare la crisi di governo.

E tutto per l’ambizione personale di un ex leader che soffre di un particolare Mal d’Africa: non dovuto al soggiorno in Africa (ove ha evitato di andare) ma alla astinenza dal potere.