Ebook reader e costo dei libri di testo

Lo Stato italiano stanzierà nel 2010 103 milioni di euro per assicurare la gratuità parziale dei libri di testo (lo prevede la Legge finanziaria che verrà approvata domani con voto di fiducia.

Quanto risparmierebbe, lo Stato, attuando subito quanto previsto dalla Legge 133/08, articolo 15¹? E quanto risparmierebbero le famiglie italiane, sul costo dei libri di testo?

La legge 133 non parla di ebook reader, ma questo strumento – ormai accessibile ad un costo ragionevole – è quello che permetterebbe di rendere praticamente attuabile l’uso di libri di testo in formato digitale, e di risparmiare ugualmente fin dal primo anno (molto di più gli anni seguenti, ovvio).

¹ Il testo dell’art.15 della Legge 133/2008:

Art. 15. Costo dei libri scolastici
1. A partire dall’anno scolastico 2008-2009, nel rispetto della normativa vigente e fatta salva l’autonomia didattica nell’adozione dei libri di testo nelle scuole di ogni ordine e grado, tenuto conto dell’organizzazione didattica esistente, i competenti organi individuano preferibilmente i libri di testo disponibili, in tutto o in parte, nella rete internet. Gli studenti accedono ai testi disponibili tramite internet, gratuitamente o dietro pagamento a seconda dei casi previsti dalla normativa vigente.
2. Al fine di potenziare la disponibilità e la fruibilità, a costi contenuti di testi, documenti e strumenti didattici da parte delle scuole, degli alunni e delle loro famiglie, nel termine di un triennio, a decorrere dall’anno scolastico 2008-2009, i libri di testo per le scuole del primo ciclo dell’istruzione, di cui al decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59, e per gli istituti di istruzione di secondo grado sono prodotti nelle versioni a stampa, on line scaricabile da internet, e mista. A partire dall’anno scolastico 2011-2012, il collegio dei docenti adotta esclusivamente libri utilizzabili nelle versioni on line scaricabili da internet o mista. Sono fatte salve le disposizioni relative all’adozione di strumenti didattici per i soggetti diversamente abili.
3. I libri di testo sviluppano i contenuti essenziali delle Indicazioni nazionali dei piani di studio e possono essere realizzati in sezioni tematiche, corrispondenti ad unità di apprendimento, di costo contenuto e suscettibili di successivi aggiornamenti e integrazioni. Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, sono determinati:
a) le caratteristiche tecniche dei libri di testo nella versione a stampa, anche al fine di assicurarne il contenimento del peso;
b) le caratteristiche tecnologiche dei libri di testo nelle versioni on line e mista;
c) il prezzo dei libri di testo della scuola primaria e i tetti di spesa dell’intera dotazione libraria per ciascun anno della scuola secondaria di I e II grado, nel rispetto dei diritti patrimoniali dell’autore e dell’editore.
4. Le Università e le Istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, nel rispetto della propria autonomia, adottano linee di indirizzo ispirate ai principi di cui ai commi 1, 2 e 3.

2 commenti su “Ebook reader e costo dei libri di testo”

  1. I testi scolastici in formato ebook potrebbero costare almeno la metà del costo attuale senza incidere sui profitti degli editori. ne consegue che l’acquisto di un ebook reader per ogni scolaro comporterebbe un risparmio per la famiglia nell’arco della frequenza della scuola dell’obbligo.
    in che modo iniziare ad inserire l’uso del reader a scuola, è da vedere. classi pilota in cui tutti, obbligatoriamente, usano il reader, per esempio. con finanziamenti pubblici per rateizzare l’acquisto.

  2. “La legge 133 non parla di ebook reader, ma questo strumento – ormai accessibile ad un costo ragionevole –”

    Scusa, io insegno, ma forse vivo in un altro paese. “Ragionevole”, per chi?
    Lavoro, e non sono ancora riuscita a permettermelo.
    Ho alunni ai quali bisogna trovare libri che costano 12, 13, 18 euro. Libri che poi vengon riciclati l’anno dopo.

    Testi in Internet? Quali? Quelli che semplicemente trasformano in PDF i libri già esistenti? Non è questa l’idea dell’e-book, ma tutti se ne disinteressano. Basta mettere online tre esercizietti ed ecco soddisfatta la legge. E’ quello che stanno facendo le tre, quattro maggiori case editrici scolastiche che si spartiscono l’80% del mercato. Così che le altre case editrici, anche buone, saranno tagliate fuori.
    E poi? Con l’e-book che si fa? Si stampano i testi per quelli che non hanno l’e-reader? Si usa l’e-reader in classe? 250 euro per l’e-reader (Kindle) e poi i soldi per scaricare i testi (che le grandi case editrici si guardano bene dal produrre copyleft)?

    Scusa,eh, non volevo essere acida, ma queste discussioni si trascinano da molto tempo, tra la miopia di chi fa le leggi alla carlona, la furbizia dei grandi editori, e le voci sempre più flebili di chi cerca di lavorare, anche in questo campo, in modo serio.

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