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Il nuovo blog di Gregorio Vasta (“L’urbanistica spiegata agli innocenti”, Fernandel editore).

A me il suo libro è piaciuto molto, e allora lo segnalo.

Due brani dal blog:

Si insedia un nuovo Assessore. Gli viene illustrato un quadro degli interventi in corso, delle tematiche più significative che si stanno affrontando, delle problematiche ancora aperte. Butta via tutto. “Non voglio sapere niente dei problemi! Voglio tenermi la mente sgombra per decidere!”

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A metà luglio arriva un sms dal Comune. Se non confermiamo l’iscrizione del bambino all’asilo nido entro ventiquattr’ore, perdiamo il posto. Mia moglie è al mare, devo pensarci io. Telefono all’asilo, non risponde nessuno, sono in ferie probabilmente. Telefono in Comune, chiedo a che numero chiamare, mi rispondono: “è tutto sul sito”. Vado sul sito, non c’è niente. Richiamo in Comune: “ah sì, effettivamente ha ragione lei, sul sito non c’è niente”. Mi danno il numero dove chiamare. Non risponde nessuno. “Ah sì, le ho dato il numero sbagliato, quella scuola è chiusa. Vada direttamente in via Palermo, il numero non lo so”. Casualmente mi è saltata una riunione, così alle dodici meno dieci riesco ad andare lì. Scopro che chiude alle dodici in punto e quindi se casualmente fossi arrivato mezz’ora dopo addio iscrizione al nido. Va be’, sono fortunato. Confermo quindi l’iscrizione indicando come preferenza l’asilo di via Ariberto. “Ah, la devo informare”, mi fa l’impiegata, “che con via Ariberto si intende anche via Stendhal e via Paolo Sarpi.” “Cioè?” “Se indica Ariberto, può capitare anche nelle altre due scuole, ma non si preoccupi, sono vicinissime.” “Vicinissime? Be’, insomma, proprio non mi sembra, Stendhal è vicino a via Solari, zona Est, Paolo Sarpi al Monumentale, a Nord, Ariberto è vicino a Sant’Ambrogio, pieno centro, ci vorrà una mezz’ora di macchina come minimo, proprio vicinissime non mi sembra.” “Ah, se lo dice lei, sarà così. Sa, io non sono neanche di Milano.”