La spallata di Re Silvio è rimandata

Attaccato a testa bassa da Repubblica e dalla stampa estera per buona parte della campagna elettorale, Berly ha dunque preso una musata clamorosa e deve accantonare momentaneamente i suoi piani “monarchici”. Due considerazioni:

Spalare merda

Alla fine la scelta di Repubblica di lanciarsi in una campagna senza precedenti contro il Presdelcons ha dato (probabilmente) dei risultati. Per la prima volta da 15 anni Berly non ha scelto lui i temi della campagna elettorale ma ha dovuto difendersi e accettare che il Noemigate fosse l’argomento principale di discussione. Si direbbe che il giornale di Ezio Mauro, accettando di scendere ancora più in basso di quanto non facciano abitualmente Silvio B. e i suoi servi, abbia avuto ragione. Il che non è un bel sintomo per la politica italiana ma così stanno le cose.

Marcia indietro sul referendum

Dopo l’incontro con Bossi, ieri sera, Berly ha cambiato di 180° la sua posizione riguardo al referendum elettorale del 21 giugno (il monopolio dei mass media permette di fare questi cambi repentini e ingiustificati senza alcun dazio): ieri dichiarava di voler sostenere il “sì”, oggi dice che no, non è il caso. Il mancato “sfondamento” dei consensi del PdL non permette infatti al Presdelcons di rischiare la crisi di governo minacciata dalla Lega. Il che dovrebbe far aprire gli occhi ai sostenitori del “sì” nel centrosinistra riguardo a quali fossero le reali intenzioni di B. quando parlava di sostenere il referendum e il “sì”.