Sciacalli

Dopo aver fatto per due giorni lo sciacallo mediatico tra le macerie del terremoto, mostrandosi in tv ogni mezz’ora a dire che stavano facendo cose meravigliose (e che per i miracoli si stava organizzando), ieri Berlusconi ha tenuto l’ennesima conferenza stampa, ma stavolta da Palazzo Chigi. Il premier ha parlato di varie cose: dei progetti da affidare alle Province italiane (che fino a ieri erano da abolire), della ricostruzione in Abruzzo che richiederà tempo; e anche – di nuovo – del fatto che occorre cambiare la Costituzione in modo che il Presidente del Consiglio abbia più poteri, “perché il Parlamento è lento e un Paese moderno ha bisogno di decisioni più rapide, così come accade in altri paesi“.

Un pensiero fazioso e intriso di dietrologia porterebbe a pensare che, come già fatto nella vicenda Englaro, Berly stia usando il terremoto dell’Aquila per spingere la sua idea di dare l’ultima spallata alla Repubblica parlamentare e alla sua Costituzione e accrescere così il suo potere personale.

Update: “Ho giurato davanti alle bare che nessuno sarà dimenticato“. Poi ha aggiunto che metterà a disposizione le case di sua proprietà. Oltre ogni limite, come sempre.

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