Rosetta e il registratore nascosto

Luigi Nicolais, già ministro del governo Prodi e attuale segretario provinciale del PD a Napoli, si è dimesso oggi dal suo incarico dopo che il sindaco Rosa Russo Iervolino ha annunciato la nuova giunta che si appresta a formare. Per Nicolais, a Napoli è mancata una «svolta coraggiosa che consentisse di recuperare la fiducia dei cittadini». Nobile motivazione, probabilmente condivisibile (non conosco la realtà locale di Napoli) anche se queste dimissioni, forse un po’ tardive, rivelano un contrasto durissimo tra il sindaco e il suo stesso partito riguardo la necessità di azzerare la giunta dopo le vicende giudiziarie in corso; necessità che la Iervolino evidentemente non vede.

Ma la cosa stupefacente, in questa vicenda, è che il sindaco Iervolino ha registrato i colloqui e gli incontri avuti fino a ieri con Nicolais! Lo dice lei stessa sostenendo che Nicolais era d’accordo con il rimpasto di giunta oggi annunciato.

Luigi Nicolais – comprensibilmente – si dichiara “allucinato” per il fatto che quelle conversazioni siano state registrate a sua insaputa (ma le dimissioni le ha date prima di saperlo, sembra).

In effetti, se siamo al punto che un dirigente politico sente il bisogno di registrare di nascosto le conversazioni con altri dirigenti del suo stesso partito, direi che parlare di correnti e guerra interna diventano blandi eufemismi.