[Repost] Calvino e le 12 Odissee

(Ripubblico un post di due anni fa. Ogni tanto ha senso, ripigliare da un certo punto – con l’idea di proseguirlo.)

Questo è un post pressoché compilativo, nel senso che di mio ci metto poco o nulla (si fa tanto prima e vengono anche meglio).

In “Perché leggere i classiciCalvino si occupa anche dell’Odissea. Quella lì di Omero, sì.
Nel mostrare la ricchezza di quel testo antico, Calvino mostra che dentro l’Odissea sono contenute altre ‘Odissee‘, implicite, potenziali o reali. Dodici, ve ne sono contenute. Eccole:

1. La Telemachia, il viaggio di Telemaco alla ricerca di cosa? Della sorte del padre. Telemaco cerca appunto l’Odissea che non conosce.
2. Il racconto di Proteo a Menelao, riferito poi a Telemaco, che parla di Ulisse sull’isola di Calipso e quindi include già tutto il viaggio del Laertiade.
3. Alla corte dei Feaci un cantore cieco narra le vicende di Troia e di Ulisse: è la storia da cui scaturisce l’Odissea: una ur-Odissea.
4. Ulisse, nell’udire il cantore cieco, scoppia in lacrime, rivela la sua identità e racconta tutto il suo viaggio fin lì: è Odissea Libri IX-XII.
5. Nel suo racconto Ulisse narra la discesa nell’Ade e la profezia che gli fa Tiresia, il quale gli svela il seguito del suo viaggio e oltre: un’Odissea oltre la narrazione effettiva.
6. Ulisse incontra le sirene che, per incantarlo, cantano le sue imprese – non si sa in che termini.
7. Il racconto che Ulisse, giunto a Itaca, fa al pastore Eumeo, poi ad Antinoo e poi a Penelope stessa per celare la sua identità: la storia di un cretese ridotto in miseria che ha viaggiato a lungo (ma quel preteso cretese è in effetti Odisseo, dunque i suoi viaggi inventati sono un’Odissea).
8. Ciò che Ulisse-falso-cretese racconta riguardo ad Ulisse, che avrebbe incontrato nei suoi viaggi.
9. Ulisse ha fama di astuto mentitore: il suo racconto ai Feaci (cioè Odissea IX-XII) potrebbe dunque essere tutto o in parte inventato, e costituire parte di un’Odissea in cui i fatti narrati nei Libri IX-XII sono falsi.
10. Tuttavia i viaggi di Ulisse sono raccontati anche in altre parti del poema: Omero stesso, quindi, autentica quelle vicende, e l’attenzione sulla realtà ‘comparata’ di tali vicende le fa rileggere diversamente.
11. Questa 11esima Odissea è uguale alla 4a e alla 9a, ma emerge ad un terzo livello di lettura: la collazione delle varie narrazioni delle vicende di Ulisse sparse nel poema. In virtù della varietà e frammentazione dei racconti collazionati, questa 11esima Odissea appare più arcaica delle altre; e tuttavia è necessariamente più recente, essendo ottenuta da quelle.
12. C’è infine l’ipotesi che le avventure dell’Odissea siano state inventate da Omero perché il viaggio di Ulisse non era abbastanza avvincente e significativo: eco del viaggio reale di Ulisse sarebbe nel racconto di Ulisse-falso-cretese. L’ipotesi poggia su un verso del proemio: “Di molto uomini vide le città e conobbe i pensieri”: sembra più il viaggio del falso cretese che quello di Ulisse.

Delle 12 Odissee di Calvino parla Piero Boitani nel suo ennesimo libro su Ulisse, che sto finendo di leggere.