Mariastar non capisce

Il (portavoce del) ministro per la Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini dice di non capire perché undici decimi del mondo della scuola (e non solo) protesta contro le sue riforme. Dice che evidentemente non hanno letto i suoi decreti, quelli che protestano. Continua a dire, Mariastella, che il tempo pieno nelle scuole "sarà potenziato" (e il suo datore di lavoro le fa eco).

Mi chiedo: come mai Maristella Gelmini (o il suo datore di lavoro) non ritiene di dover dire una parola che sia una riguardo al COME potrà essere potenziato il tempo pieno nelle scuole se nelle Elementari si torna al maestro unico e se si taglieranno circa 90.000 posti di lavoro tra gli insegnanti?

Perchè, va bene la fede cieca nelle parole dell’Unto da Signore  e dei suoi portavoce, ma se te dici a un tizio che gli dimezzi lo stipendio e poi lui sarà più ricco, ecco, tu capisci, Mariastar Gelmini, lui resta un filo perplesso e il dubbio si insinua nel suo semplice cuore.

Ora, è vero che Berlusconi ha sparato una spiegazione dell’annunciato miracolo (scavalcando il suo ministro-fantoccio, perché certe sparate bisogna avere il calibro, per poterle fare): col maestro unico "si liberano molti insegnanti che verranno utilizzati per il tempo pieno". Ma questa brillante gestione delle risorse umane è un flatus vocis (non ce n’è traccia nella riforma) e non tornano neanche i conti. E soprattutto non è dato capire in che modo degli insegnanti, dipendenti pubblici, potranno essere impiegati esclusivamente nelle ore pomeridiane quando l’orario scolastico viene ridotto (altra voce della riforma) a 24 ore settimanali; dovranno forse lavorare in nero?

Lo spieghi, Mariastar Gelmini; magari in una delle sue innumerevoli presenze televisive. Così magari capiamo anche noi.

Un commento su “Mariastar non capisce”

  1. le ho chiesto anch’io di spiegare. credo che non lo farà. dev’essere una prerogativa dei membri di questa coalizione il fatto di essere sempre fraintesi

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