Berlusconi: comprate Enel, Eni e… Mediaset

Nella sua brillante conferenza stampa di oggi, il crooner da crociera che guida questo Paese, non contento di aver sparato una bufala clamorosa (vedi post precedente), ha pensato bene di consigliare agli italiani di comperare azioni di Enel ed Eni (aziende private con partecipazione statale).
E già questo è abbastanza aberrante per uno statista (come se i mercati avessero bisogno di ulteriore turbativa, in questo momento).(*)

Ma due giorni fa Berlusconi [lo mette in evidenza .mau.] aveva detto una cosa ancora più spudorata: "Ho visto i corsi azionari di aziende come Eni, Enel, Mediaset, che continuano a guadagnare come prima. E’ un momento di bolla speculativa all’incontrario, che rientrerà sicuramente, anche se nessuno di noi può dire quando. Ma certamente -aggiunge il premier – il mercato tornerà a valutare le aziende per quello che valgono". (da IlSole24Ore).
Cioè, due giorni fa Berlusconi ha detto in pratica di non vendere le azioni Eni, Enel e Mediaset; oggi ha suggerito di comperare azioni di aziende che vanno bene, come Eni e Enel.

La cosa è evidentemente scandalosa; ma fa impressione anche il fatto che neanche i giornali – neanche quelli contrari al Governo – sottolineano l’ennesima dimostrazione di conflitto di interessi (e di interesse privato in atto pubblico, in questo caso).

Update: oggi (12 ottobre) Tito Boeri, su Repubblica, se ne è accorto.

(*) Noto, en passant, che il Presidente del cda di Eni è Roberto Poli, membro anche del cda di Fininvest ed ex presidente di Rcs e di Publitalia (aziende tutte di Berlusconi)