Ladri e arpie

ladroNel giorno in cui uno degli ultimi craxiani in attività viene messo in galera per il vecchio vizietto, il TG1 sente il bisogno di dare spazio ad un monologo di Stefania Craxi, cioè quella povera donna ossessionata dal fatto che i comunisti e i magistrati hanno condannato il suo povero babbo (solo perché rubava!) e che ora passa il tempo a chiedere la testa di D’Alema e l’intitolazione di piazze e strade al defunto ladrone.
Con una smorfia feroce, la signora Craxi fa sapere ai telespettatori italiani di RaiUno, ora di cena, che i magistrati agiscono per conto di D’Alema, il quale, "siccome non riesce a battere Berlusconi, vuol farlo condannare, proprio come è successo con Bettino Craxi".

Sinceramente, ogni volta che vedo la signora Craxi Stefania in tv (non si sa bene a che titolo) penso che la sua espressione sia la miglior prova della colpevolezza di tutti coloro che ella vorrebbe difendere/riabilitare. Ma così, è un’impressione.

D’estate, lo sciacallo è a corto di cibo…

…E non si lascia sfuggire nessuna buona occasione per nutrirsi (anche se apparentemente non ha un gran bisogno di nutrirsi). Ciò si colloca nella cicilicità semestrale delle sue fregole alimentari, durante le quali si procura sostentamento per il semestre successivo.

In breve: Giuliano Ferrara si è gettato sul caso Eluana Englaro come solo lui sa fare.



Sì, lo so, bisognerebbe tacere e non fare pubblicità a chi cerca solo pubblicità. Avessi più di 100 lettori lo terrei presente.

Lodo Alfano e Lodo Schifani

Quali sono le differenze tra il c.d. Lodo Schifani (L. 140/2003) e il c.d. Lodo Alfano (DdL Camera 1442)?

È molto semplice: il Lodo Alfano riprende pari pari il contenuto del Lodo Schifani e ne modifica le parti che furono considerate incostituzionali (qui la sentenza) dalla Corte Costituzionale nel ricorso effettuato nel 2003 dal Tribunale di Milano.

Nel dettaglio, la Corte giudicò inammissibile
a) La non processabilità delle cariche dello Stato in questione (nel Lodo Alfano non si parla più di non processabilità ma solo di sospensione dei processi).
b) Il fatto che l’eventuale imputato non potesse rinunciare all’immunità (il Lodo Alfano prevede espressamente questa possibilità).
c) Il fatto che gli accertamenti processuali (indagini) venissero congelati dalla legge (il Lodo Alfano prevede che le indagini possano continuare).
d) che la Parte Civile dovesse anch’essa sottostare alla sospensione del processo (il Lodo Alfano prevede che l’azione, trasferita in sede Civile, possa continuare con un iter agevolato).

Dunque, come si vede, un’opera di "rattoppamento" mirata a mantenere lo scopo unico della legge (bloccare il processo in corso sontro Berlusconi) ed evitare le eccezioni di incostituzionalità espresse dalla Corte Costituzionale nel 2003.

Ne segue che l’eventuale ricorso alla Corte che venisse fatto contro il Lodo Alfano sarebbe probabilmente rigettato.

Tuttavia resta un punto (credo – non è materia mia) nel quale l’incostituzionalità potrebbe ancora essere ravvisata: a tal proposito invito a leggere con attenzione il punto 5 della sentenza del 2003(*),  da cui emerge (credo) che l’incostituzionalità  rispetto all’articolo 3 della Costituzione potrebbe valere anche se il Lodo Alfano parla solo di "sospensione" del processo.
Il parere di un esperto sarebbe gradito.

(*) In particolare laddove si nota che "Negli artt. 68, 90 e 96 Cost. l’immunità ha il fondamento ed il limite nell’esercizio della funzione. Per effetto della censurata normativa il Presidente del Consiglio dei ministri già sottoposto, previa autorizzazione parlamentare, alla giurisdizione ordinaria per i reati funzionali, ne è viceversa sottratto ope legis per quelli comuni. Il che è contraddittorio, perché in base all’art. 96 Cost. l’autorizzazione a procedere può essere negata solo nei casi ivi previsti. Poiché l’unico soggetto sottoposto a processo, per «fatti antecedenti l’assunzione della carica o della funzione», era l’on. Berlusconi, si è in presenza di una legge personale di favore, definita da autorevole dottrina come lesiva dell’art. 3 Cost., in quanto volta ad estendere, oltre i casi previsti dalla Costituzione, le ipotesi di improcedibilità soggettiva e le garanzie costituzionali impedienti la immediata attuazione della legge. Infatti, tali improcedibilità e garanzie privano di concreta efficacia la legge rispetto a determinati cittadini e creano diseguaglianze formali tra i medesimi."

Pubblicità, senso delle /7

Il biglietto per tua sorella di 20 anni, ci vuole la carta di credito;
un regalino a tua sorella di 20 anni, pure;
poi la devi portare al ristorante, ‘sta principessina-sul-pisello di tua sorella di 20 anni, e pagare.
E considera che sei sua sorella!


Cioè, se tanto mi dà tanto, per trombare quella stronza della sorella di 20 anni bisogna essere miliardari.

Pompini

Se un giovinotto ingenuo mette in scena una falsa telefonata satirica di Berlusconi che racconta le sue avventure "clintoniane", hop!, il provider gli chiude il sito, Google si autocensura e l’avvocato Ghedini lo querela (forse per gelosia?).
Se Sabn Guzz descrive le pene (?) gay che subirà Ratzinger quando sarà all’inferno, arriva pure l’hacker(*) (oltre al linciaggio mediatico dei reazionari e dei perbenisti e alla querela di Mara Carfagna(**))

Il monologo della Guzzanti, comunque, è molto divertente; meglio se fosse stato dentro un suo spettacolo o in qualunque altra sede che non fosse una manifestazione politica di piazza; però, dài, il tono è cabarettistico. Ascoltatelo, invece di leggere solo la cronaca.
Grillo invece non si salva.

(*) Sarà vero?
(**) La quale Carfagna ha pensato, chissà perché, di fare un comunicato stampa in cui se la piglia con "la figlia del deputato di Forza Italia Paolo Guzzanti"; apprezzabile – per una volta – la reazione incazzata di Paolo Guzzanti.