Ruba Hood

Dissoltosi il fumo di parole della Robin Hood Tax, è apparsa la realtà delle norme contenute nella manovra economica che il Parlamento è chiamato ad approvare senza alcuna modifica (così chiede il ministro Tremonti). E tra queste norme ce n’è una che stabilisce che, d’ora in poi, l’assegno sociale (cioè quel contributo di 300 euro al mese che va a chi è povero e non ha altra assistenza pensionistica) lo riceverà solo chi ha lavorato per almeno 10 anni consecutivi e ha versato (in Italia) i relativi contributi.
Chiaramente l’intento del Governo era di non dare soldi a quegli straccioni degli immigrati (benché cittadini italiani e per quanto poveri). Però Ruba-Hood(*) Tremonti ha fatto il laccio troppo grande(**), sicché dentro ci sono finiti anche tutti quei cittadini italiani che non hanno una storia contributiva alle spalle, cioè proprio i più poveri: mendicanti, clochard, chi ha fatto lavori irregolari; e chiaramente tutte le casalinghe (o meglio, quelle senza altro reddito).

Questa norma, oltre che evidentemente vergognosa, è anche un controsenso: si richiede di avere almeno 10 anni filati di contributi come requisito per ricevere l’assegno assistenziale destinato a chi non ha versato contributi e quindi non ha una pensione.

(*) Robbing Hood, personaggio de Wizard of Id che ruba ai poveri per dare ai ricchi (esatto, tipo Superciuk).
(**) Dubito fortemente sia stato un errore, come invece pare sostenere l’ottimo commento di Giuliano Cazzola sul SOle24Ore.