Ulisse è sempre nuovo

Non si capisce perché Pietro Citati, nell’articolone di sabato scorso su Repubblica, parli del libro di Piero Boitani "Sulle orme di Ulisse" spacciandolo per una novità. Il libro è del 1998; forse c’è una riedizione, boh.
In ogni modo evviva la promozione di Ulisse-Boitani! Quel libro lì in particolare non è interessante quanto gli altri che l’anglista romano ha dedicato all’eroe omerico. È infatti quasi un’autobiografia letteraria: la narrazione degli incontri e del cammino di Boitani e del Laertiade, essendo il secondo una figura davvero centrale nella vita del primo.
In ogni modo "Sulle orme di Ulisse" (Il Mulino 1998, 130 pagg.) ha il merito – per me – di mettere in risalto una questione interessante: il rapporto tra gli studiosi e gli eroi letterari. È un pezzo che vorrei fare un post su questo argomento (così come è un pezzone che vorrei fare un post su Ulisse); magari ci provo adesso, sfruttando e aggirando l’attivismo settembrino. (Segue.
) (Beh, non proprio adesso subitissimo hic et nunc.)

7 commenti su “Ulisse è sempre nuovo”

  1. farolit, non c’è problema: non ho mai corso il rischio di seguire le indicazioni di Citati (il quale, per altro, scrive quasi esclusivamente articoli su autori già museizzati) né apprezzo il di lui tanto alato quanto vuoto verbo.

  2. Te lo spiego io perchè?

    Perchè i libri sono beni (o mali) di consumo e Citati è soprattutto un venditore proprio come Vanna Marchi. Vende libri (e lo fa bene) sul paginone cultura di Repubblica. Una volta mi ha venduto “marai”, ma è stata l’ultima sòla che gli ho consentito di ammollarmi. In guardia.

    😀

  3. dimenticato di correggere, faccio ora. Pietro, naturalmente.

    sabry: non farmi pensieri osceni su odisseo, per favore! al limite su Bekim Fehmiu

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