Toccare il fondo

Dopo aver esperito, negli ultimi mesi, gran parte dei più noti videogame in circolazione (online e non) ed esserne uscito sostanzialmente incolume, ecco che inaspettatamente sono finito nel baratro di War of Warcraft.
Conto che l’esperienza già accumulata mi eviti stati di dipendenza come quello che afflisse Niccolò Ammaniti.

11 commenti su “Toccare il fondo”

  1. No, è il sesso, inteso come genere. Alla sesta insufficienza del mio figliolo ho sradicato joysticks, memory cards e le ho seppellite insieme al portatile in una buca custodita da un drago mannaro.

  2. i videogame non necessitano moneta.

    credo di essere stato vivo senza alcuna pausa, deb. 😛

    sabry, neanche a me. bleah. ma esplorare un ambiente quasi sconfinato relaizzato con una buona grafica ha sempre un certo fascino. sarà l’età? 😀

  3. il fatto è che sia io che Ammaniti abbiamo il problema di avere molto tempo libero. se non dovessi tornare venitemi a cercare a Kalimdor.

    fabbrons, te hai giocato col tuo aspetto reale, suppongo; cioè tipo rabid whistle bear.

  4. Anche Ammaniti aveva affermato: “Conto che l’esperienza già accumulata mi eviti stati di dipendenza come quello che afflisse Cristiana F.”…

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