Tipografie, Baru, autostrade

Voi lo sapete come funziona una macchina per la stampa in piano? Ecco, la stampatrice in piano è un arnese che tu ci attacchi la lastra dentro, metti una pila di fogli nel posto giusto e poi la accendi, regoli i registri e la quantità di inchiostri e via, la macchina prende i fogli uno alla volta e li stampa. La lastra è un foglio di metallo dove, con un procedimento fotografico, è riprodotto il montaggio della pagina con un’emulsione che trattiene l’inchiostro. Ora, la stampatrice in piano in genere stampa fogli di 70×100 cm, o di 100×140 cm; per cui su un foglio ci vanno a finire, fronte e retro, un bel po’ di pagine (dipende dal formato). Le pagine vengono dunque montate in modo che poi, piegando il foglio in due (tot volte, fino ad ottenere il formato della pagina), ci si ritrovi un blocchetto di pagine già ordinate nel modo giusto.
Quindi, una volta stampati i fogli, questi vengono presi (dalle braccia del tipografo o da rullo trasportatore) e ficcati nella piegatrice; e i blocchetti vanno poi nella cucitrice (che cuce o incolla). Infine c’è la taglierina, che rifila i volumi così ottenuti e ne apre i bordi piegati.
Bene. Ma che succede se qualcuno sbaglia a mettere i fogli nel giusto ordine nella piegatrice? Succede che un intero blocchetto di pagine va a finire nel posto sbagliato.

Ragion per cui, essedomi capitata una fottuta copia di "L’autoroute du soleil", di Baru, con un blocco di pagine – appunto – ripetute, aspetterò che la mia gentile e avvenente edicolante me ne recuperi una sana, per dirne qualcosa.

Per il momento noto solo che i disegni di Baru (Hervè Barulèa) a me ricordano Lauzier, Giraud e Pazienza (e per le prospettive esasperate di certe scene dinamiche, Jack Kirby), mentre l’infuenza dei manga non la vedo. Ugh

8 commenti su “Tipografie, Baru, autostrade”

  1. Tu non vedrai l’influenza dei manga, ma io non vedo neppure l’immagine. Colpa forse le mio pc a manovella come l’organetto che ti suona quella canzone di Natale che hai imparato da bambino.

  2. E’ che questa Coconino/Repubblica è un’edizione rimontata (e anche se la resa è un po’ meglio di quella di Blankets non è che sia il non plus ultra, secondo me). L’edizione originale era in formato manga, e quindi anche un certo ritmo, della pagina e della narrazione, lo era (che in ambito francese fa anche più impressione perché la loro tradizione fumettistica viaggia su un formato ancor più lontano dal nostro).

    Nella presente versione de L’autoroute du soleil gran parte di ciò si perde, visto che il formato è stato “francesisizzato”.

    Baru ne è stato molto soddisfatto e pare abbia dichiarato che d’ora in poi sarà questa la versione canonica dell’opera.

    Io, che stimo molto Baru, non mi sento di commentare questa notizia 🙂

    Nota di servizio, la famiglia mi reclama a siena, sarò lontanto dalla blogosfera per un po’. Approfitto dell’occasione per porgere a te e ai tuoi lettori i miei migliori AUGURI per le festività incombenti.

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