Pisanu e gli imbrogli non perseguibili

L’ex ministro dell’Interno Beppe Pisanu ha protestato con ferma indignazione quando è stata resa nota la sua telefonata a Luciano Moggi nella quale l’ex DC chiedeva al boss juventino di ‘aiutare’ la Torres (squadra di Sassari, come Pisanu) che rischiava la retrocessione. La Torres si salvò, e il presidente della squadra ringraziò, in altra telefonata intercettata, Moggi.

L’ex ministro dell’Interno Pisanu ha protestato perché in quella telefonata non c’era niente di ‘penalmente rilevante’.

Il fatto che un ministro della Repubblica, capo delle Forze dell’Ordine, chieda apertamente che venga messo in atto un imbroglio, una truffa, per Beppe Pisanu è cosa del tutto normale, evidentemente; irrilevante; non merita parlarne.

Poi, oggi si viene a sapere che Moggi e il suo staff avevano a disposizione, anche in privato, una scorta di Polizia. Due poliziotti che accompagnavano anche le segretarie di  Moggi, anche dal dentista e a fare spese.
Poliziotti. Dipendenti del Viminale.
Dipendenti dal Ministro degli Interni.

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