Chi è?

Chi è
quel celebre intellettuale
che in gioventù resto ammaliato e affascinato da Hitler,
al punto da auspicare che gli oppositori di un regime filofascista
venissero "arrestati e massacrati di botte",
e che scrisse che "Per il trionfo della sua causa un dittatore ha il diritto
di eliminare quelle poche creature che osteggiano il movimento per ragioni puramente soggettive
", chi è, dunque?


La risposta sta in questo libro.

(Dal Domenicale del 5 febbraio scorso.)

7 commenti su “Chi è?”

  1. direi proprio di no. i peccati di gioventù sono peggiori. a meno che non avvengano prima dell’età della ragione. specie quando tra il peccato giovanile – doverosamente occultato quando non sconfessato – e il pensiero dell’età adulta c’è una sinuosa continuità. un esempio: Konrad Lorenz.

  2. ma scusate perché crocifiggere i cadaveri su peccati di gioventù (è stato nazista, è stato fascista, è stato comunista, è stato troskista), non son peggiori i peccati di senilità (Heidegger baffetto?? e Sartre terrorista???)

  3. @bianca: non saprei, non ho presenti le masse.

    @tascinari: no, l’articolo ci andava giù duro, paragonando quelli che si adeguano comodamente al carro del vincitore di turno (cioran, juenger, schmitt)(*) a quelli che pagano il prezzo di una certa coerenza (koestler)

    (*) un elenco un po’ pamphlettistico, convengo.

  4. Mi sembra di ricordare che l’articolo del Sole dicesse che le inclinazioni nazistoidi di Cioran erano state un peccato di gioventù, che Cioran in seguito ammise. Ma forse il libro spiega anche questo. Quando l’hai finito dinne pure liberamente, neh.

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