Quattro cani per strada

Quattro cani per strada
il primo è un cane di guerra (l’autore, credo; di guerra? lui? ah ah ah!)
e nella bocca ossi non ha (mah, oddio, un certo stile di scrittura sembra lo abbia ormai ben spolpato, l’autore)
e nemmeno violenza (ah, questo può anche essere, che ne so…)
(…)
Il secondo è un bastardo (oh, povero alter ego dell’autore! a me parzialmente omonimo (come l’autore)!)
che conosce la fame e la tranquillità (ecco: appetito e inerzia: questo sembra calzante, per l’alter ego; sembra. una cosa un po’ da Bogoncello, ecco.)
(…)
Il terzo è una cagna (Learco visto come zoccola? Mah, può anche darsi che, tra l’autore e il personaggio, si sa, quell’odio-amore; no?)
molte volte si nega, qualche volta si dà (si dà, si dà; altroché se si dà.)
(…)
Il quarto ha un padrone (apparentemente anche gli altri tre, in realtà)
non sa dove andare, comunque ci va (ecco, la Necessità piramidale, che si propaga da cima a fondo, da Pavlov, quello che i cani li condiziona e poi loro fanno certe cose senza sapere che sono condizionati, e probabilmente credono di scegliere; da Pavlov, dicevo, fino al cane Quattro; anche se poi non torna, perché con quel criterio, di autore–> personaggio, davanti a Pavlov ci sarebbe il lettore, che però mica decide – cioè, decide la sua lettura personale, chiaro, ma stop, nient’altro; in ogni caso non so neanche se il nuovo libro di Paolo Nori è strutturato così come me lo immagino: non è ancora uscito; c’è solo la scheda di presentazione (che l’ho saputo da Eìo, che c’era), che dice, sì, di questa struttura nidificata en abîme, però che c’entrano Pavlov e l’Autore? non lo so mica; non l’ho letto, il libro; neanche altri libri di Nori, ho letto; ma mica per scelta o per ignoranza, eh?, solo così per la luna.)

Paolo Nori

Si prevede rapida depenalizzazione del reato di corruzione

Berlusconi indagato a Milano per corruzione di testimone

da La Stampa: "ROMA. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha ricevuto alla fine di novembre un «invito a comparire» nel quale la Procura di Milano gli contesta due ipotesi di reato: corruzione in atti giudiziari di un testimone e concorso in falsa testimonianza.

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, Berlusconi è sospettato di aver fatto versare «nel ’97 da Carlo Bernasconi», manager Fininvest, «non meno di 600 mila dollari» su conti svizzeri dell’avvocato inglese David Mills affinché costui, chiamato a testimoniare in inchieste italiane sulla Fininvest, «dichiarasse il falso, negasse il vero o tacesse in tutto o in parte fatti a sua conoscenza» in due sue deposizioni a Milano: nel processo per le tangenti Fininvest alla Finanza e in quello All Iberian. "

Chissà se in un mese ce la fa a depenalizzare il reato di corruzione – per il bene di tutti e recependo inesistenti direttive CE, naturalmente.

Chi le spara più grosse

Nel cogliere l’occasione per mandare sentitamente affanculo tutti quelli che faranno esplodere petardi nel raggio di 100 metri dal mio cane (e, congiuntamente, Forzitalia tutta e chi la vota – tanto per non sprecare l’occasione), richiamo l’attenzione sul Superbotto Illegale 2005: la "Bomba-Lecciso" (sic!), che vince il premio Cranio Con L’Eco 2005 staccando la "Capa di Bin Laden" e la "Ronaldinho".

All Iberian: motivazioni della sentenza

La notizia non aggiunge granché a quella della sentenza stessa, emessa a settembre, con la quale Berlusconi veniva assolto dall’accusa di falso in bilancio grazie alla legge da lui stesso voluta. Nelle motivazioni si legge appunto che "in base alla nuova normativa sui reati societari, i fatti non sono più previsti dalla legge come reato".
Sembra però che il PM Francesco Greco abbia mancato di contestare un elemento di reato previsto dalla nuova normativa. Ma la cosa è piuttosto tecnica e aspetto chiarimenti.

Ricordiamo che il processo era stato intentato poiché accusa sosteneva che tra il 1989 e il ’96 un miliardo di euro transitò sul conto occulto All Iberian per operazioni illecite come la corruzione di magistrati, operazioni finanziarie al di fuori delle regole dei mercati e finanziamento ai partiti tra i quali il Psi di Bettino Craxi.

L’orologio terrestre

Il pianeta Terra è rimasto indietro di un secondo rispetto ai perfetti orologi del tempo internazionale. Di conseguenza a fine anno quei perfetti orologi verranno spostati indietro di un secondo: una decisione accettata internazionalmente senza discussioni.
Solo Bush, in un primo momento ha detto "Fuck!, ma se è il pianeta che  va male, aggiustiamo il pianeta!"

Audio-racconto n.1:

Avrei voluto mettere questo primo audiolibro in un podcast, ma, nonostante ci sia rimbecillito qualche ora, al momento non mi riesce (*).
Quindi metto solo il link al file mp3.
Non che faccia gran differenza; comunque questa è in fondo solo una prova: un breve racconto di Julio Cortàzar (tratto da "Bestiario") di cui ho registrato la lettura ad alta voce: per scaricarlo basta cliccare sul link. Enjoy.

(*) No, perché ‘sto cazzo di feed, cioè il coso XML, io ho anche provato scriverlo; poi l’ho messo on line; ma FeedValidator dice non va bene. Boh.

Aggiornamento: forse ci sono riuscito: il podcast dovrebbe star qua. Ammesso che. Non è detto che. Poi vedo. Che ne so.