Moti di Parigi / Prese di posizione dall’estero

Il primo ministro saudita Goran Persson si è espresso in modo duro e minaccioso contro il Governo francese riguardo ai moti delle banlieues: "La società francese è oggetto di critiche giustificate, e non sa rispondere che con espressioni del tipo di quelle utilizzate da Sarkozy"; e "Mai visto niente del genere in Europa negli ultimi 30-40 anni".
Ancora il premier saudita: I fatti di Francia sono "un avvertimento per gli altri paesi europei sul fatto che noi stiamo creando delle tensioni in seno alla società a causa di pessime politiche d’integrazione e della persistente disoccupazione. Altri paesi europei sono certamente nella stessa situazione della Francia".

Dal Portogallo giungono al governo francese espressioni di solidarietà e appoggio totale.

Dall’Italia, si riportano le dichiarazioni di Prodi e di Fini.

Il ministro olandese per l’Assetto del territorio Sybilla Dekker ha dichiarato che altri paesi sono in situazioni simili a quelle della Francia, anche se "in Olanda non vi sono periferie così sfavorite".

In Belgio, la Lega araba europea, accusata di aver incoraggiato i moti avvenuti ad Anvers nel 2002, dice che in Belgio c’è un terreno favorevole a violenze simili a quelle francesi. Karim Hassoun, presidente della LAE, dice che "Un incidente potrebbe appiccare il fuoco".
Tuttavia dal centro di crisi del Ministero dell’interno si sottolinea come "la presenza visibile della Polizia e degli operatori sociali [contribuisca] a contenere l’emotività".

Anche in Germania, dove si è avuto qualche sporadico incendio di auto a Berlino e Brema, il rischio è considerato meno elevato che in Francia, poiché "noi non abbiamo quelle immense concentazioni abitative", ha sottolineato il ministro dell’Interno Wolfgang Schuble. "Tuttavia anche qui tra noi si stanno sviluppando quartieri con molti stranieri che tendono ad isolarsi sempre più dal resto della società."

Nel Regno Unito, "noi abbiamo fronteggiato una situazione simile qualche anno fa, quando la Polizia ha cominciato a prendere misure severe", ha ricordato lunedì il Primo ministro Tony Blair riferendosi ai moti di Bradford nel luglio 2001 quando le forze dell’ordine fecero un centinaio di feriti tra i giovani della comunità indiana e pakistana.

Il Primo ministro turco Tayip Erdogan ha esortato i suoi compatrioti in Francia a tenersi fuori dalle violenze urbane: "Invito i 4,5 milioni di turchi [che vivono in Europa] a comportarsi con maturità e senso civico. Distruggere ed incendiare non possono costituire un mezzo per rivendicare i propri diritti."

Per il leader ultranazionalista russo Jirinovski i moti di Parigi sono un complotto dei servizi segreti americani per indebolire l’Europa. (sic!)

[fonte: LeMonde]

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