Archivio mensile:Ottobre 2005
La commedia inedita di Kerouac
E’ un’opera teatrale in tre atti, si intitola "The beat generation" (originale), pare sia saltata fuori da poco dalle carte "bottomless" di Jack Kerouac. Ne hanno fatto pubblica lettura (parziale) a New York Ethan Hawk e un paio di giovani attori.
Kerouac scrisse questo lavoro mentre aspettava l’uscita di "On the road".
Mai pubblicata né conosciuta, l’opera fu usata tuttavia – limitatamente al terzo atto – per il soggetto di "Pull My Daisy,"un film del 1959 con Allen Ginsberg, Gregory Corso e Larry Rivers, e con la voce fuori campo di Kerouac.
Alla lettura era presente anche A. M. Homes che, tanto per dar sugo al gossip, ha detto che da adolescente, scoprendo i libri di Kerouac, aveva saputo anche che lo scrittore era stato ricoverato al Bethesda Naval Hospital nel periodo del suo concepimento: da ciò aveva fantasticato poter essere Kerouac suo padre – e Susan Sontag sua madre.
C’è poi un aneddoto divertente sulla "fine" della beat generation, ma non ho voglia di tradurlo.
Tutto ciò solo per informazione. Io non vado pazzo per Kerouac.
Nella foto, da sinistra, Ethan Hawk e la Homes
Libri In Lettura e Quasi In Lettura Salvo Ripensamenti
LIL
Donald Barthelme (ancora lui), "Atti innaturali, pratiche innominabili"
Richard Powers, "Tre contadini che vanno a ballare"
Harry Mathews, "The case of the persevering maltese – Collected essays"
LQIL (SR)
Richard Powers, "Il dilemma del prigioniero"
Richard Powers, "Galatea 2.2"
(Io sono assolutamente sicuro che i libri di Powers mi piacciono moltissimo – non l’ho letto e mi piace, per così dire. Sicuramente leggerò anche gli altri.)
(I saggi di Mathews sono interessanti, mi pare.Fin qui. Quello su Perec è molto lucido.)
Ho scoperto Arcoiris
Meglio tardi che mai. Arcoiris è un archivio web gratuito di filmati decisamente poco diffusi. Ci si trovano, spulciando, vere rarità.
Per esempio, questo Pasolini che parla della "Lettera ad una professoressa" dei ragazzi di Don Milani pare si trovi soltanto qui – sebbene il materiale tv su Pasolini sia stato proposto qua e là molte volte. (Questo filmato richiede RealPlayer; per gli altri si può scegliere il formato.)
O questo ciclo di conferenze filosofiche curate da Salvatore Natoli sul tema "Le virtù dei non credenti" (tema che torna spesso nel blog Azione Parallela)
O questi commenti estemporanei di Furio Colombo e Umberto Eco sorpresi in diretta dalla notizia dell’elezione di Ratzinger.
O questo incontro con Sergio Rotino e Davide Bregola su "Resistenza60". O ‘uest’altro com Giulio Mozzi.
Eccetera.
Chiaramente Arcoiris e i filmati che contiene sono tutti di un certo tipo, hanno per lo più una connotazione politica precisa. Ma sono filmati, non interpretazioni. Video canta e villan dorme.
Ultimi Libri Letti
Jonathan Lethem, Men and cartoons
Donald Barthelme, Ritorna, dottor Caligari
Nicholson Baker, L’ammezzato
Marina Polacco, L’intertestualità.
Non ci ho voglia di scrivere commenti; ieri ho murato troppe mattonelle (finito, però).
(Ah, ma di Baker ho già scritto! Ottimo: Nicholson Baker, L’ammezzato.)
(Ho bisogno di un template nuovo: suggerimenti?)
Rece “The people of paper”
A proposito, una specie di recensione di "The people of paper" – dopo tanti pezzetti qua e là – l’avrei fatta, e sta su Booksblog.
Mozzi chiude i commenti
Allora, se la decisione non è frutto di uno dei giorni saturnini che capitano a volte a Giulio, nessuno sa dare suggerimenti concreti per gestire in automatico almeno parte del filtraggio dello spam?
Andiamo! Quelli tecnicamente ‘imparati’ facciano uno sforzino.
Un film dai racconti di DFWallace
Se il progetto va in porto (previsto inizio riprese nella primavera 2006), i fan di David Foster Wallace potranno cominciare ad aspettare, trepidi e/o strafatti, una ineguagliabile occasione per dirsi delusi-incazzati-sprezzanti.
O magari anche no.
In ogni caso Bonnie Nadell, l’agente di Wallace, ha accettato di dare i diritti per il film.
"Brief interviews with hideous men" è una raccolta di racconti strepitosa, pirotecnica; il più alto grado del virtuosismo della scrittura di Wallace (come si faccia a trarre un pezzo di film da "Ottetto", è un mistero; probabilmente quella parte sarà saltata). Tuttavia non è l’opera di Wallace più amata (io la penso diversamente). In ogni caso un film tratto da quei racconti avrebbe bisogno, dico, di un regista e uno sceneggiatore col pacco ben immerso dentro al secchio. Vederém.
UnPo’DiColore
Clonazione
Guardando le cronache politiche dalla Polonia, vien da pensare che la realtà prefigurata da Houellebecq ne "L’isola" sia già tra noi.