Circeo et circenses

È bello sapere che le forze dell’ordine del Paese con le stragi impunite hanno fatto prodigiosi passi avanti.
Ed è ben giusto che, quando le meraviglie della tecnologia al servizio dell’acume dei nostri valorosi detective attingono dei risultati concreti, è ben giusto, dicevo, che l’opinione pubblica lo sappia e possa così andarne fiera e sentirsi rassicurata.

D’altra parte, anche sdrammatizzare è importante (mai più strategie della tensione!)

E dunque:
24 ore fa il latitante mostro del Circeo n°3, Andrea Ghira, era passato per Roma nel 1995: una foto ai clienti di una mignotta romana (tutti fotografati, non vogliamo sapere perché) era stata analizzata dagli esperti del Ros i quali, misurando le distanze fisiognomiche tratte dalla foto, concludevano con declamata certezza che uno degli zozzoni immortalati era desso, il latitante, il mostro.

Passa meno di una giornata.
Andrea Ghira è morto in Spagna nel 1994: trovato il corpo, confrontate le impronte digitali (?!). Nessun dubbio.

Bon, in attesa di sapere domani se Ghira si appresti a girare "Halloween 36", uno si chiede se per caso negli uffici stampa dei Carabinieri non ci sia  un burlone, un sabotatore, uno che rema contro.
Perché ovviamente non è mica possibile che due fattì così arrivino sulla stampa a  stretto giro di  smentita l’uno dall’altro per puro caso; o per incompetenza. E’ da escludere, no?

Quindi.
Chi è la talpa?

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