Non sono un frequentatore abituale dei sexy-shop perciò non sono aggiornato sulle novità del mirabolante mondo dei sex toy. Ero difatti rimasto alla convenzione per cui questi simpatici accessori non si trovano da nessun’altra parte (web escluso, ovvio).
Perciò, quando oggi sono andato in farmacia a procurarmi un talismano da banco contro il raffreddore (etciù!), non mi aspettavo che il consueto espositore di preservativi avesse un’offerta – per così dire – differenziata.
Accanto ai soliti condom di varie qualità (colorati, extralong, sottilissimi, stimolanti, ritardanti, supersicuri etc.) c’erano infatti
– Flaconi e buste monodose di gel per massaggi (non fondamentali, pratiche thai escluse);
– Confezioni di lubrificante (fondamentali ma solo per attività – ehm – secondarie);
– Anelli vibranti ("per il piacere di lei e di lui"[*])
– Minivibratori.
Cioè: oltre la contraccezione; molto oltre. Magari le farmacie hanno questi articoli da un pezzo e non me n’ero mai accorto, non so.
È comunque una silenziosa (e salutare) modifica della tacita convenzione sul commercio dei sex toy.
Così come è stata una eccezione (o così mi pare) la pubblicità degli anelli vibranti (spot carino con grazioso doppio senso) passata sulle tv generaliste nazionali mesi fa. Tabù infranto, il che è sempre un bene.
Lì per lì, in farmacia, volevo congratularmi colla farmacista, ma poi ho pensato non fosse il caso.
[*] In che modo l’aggeggio sia utile al "piacere di lui" – se si eccettuano gay e fan della stimolazione della prostata – sinceramente mi sfugge.
Gli anelli vibranti li vendono anche alle casse del Conad: magari lo chiedo alla cassiera.