Referendering

Allora, il referendum elettorale si fa il 21 giugno, Franceschini dice che il PD indica di votare sì, “per cambiare, dopo, il Porcellum“.

Ecco, almeno un paio di cose di sono chiarite.

Chiaramente quanto già scritto in questo blogghetto resta valido (fino a controargomento valido). Ovvero, le chance che la legge elettorale venga modificata, dopo eventuale vittoria dei , sono remote, stante il fatto che il “porcellum referendizzato” piacerebbe assai sia a Berlusconi che al PD più veltroniano (checché dichiari Franceschini).

L’utopia paraocchiuta di creare anche in Italia un sistema bipartitico maggioritario, sul modello anglosassone, sembra infatti persistere ancora, nel PD. Ricordiamo le ragioni per cui si tratta di un’utopia paraocchiuta:

  • Le identità cultural-politiche in Italia sono più di due, storicamente e attualmente. La semplificazione, al momento, si potrebbe attuare solo al prezzo di un ulteriore impoverimento della partecipazione e di una crescita drammatica del trasformismo e del clientelismo.
  • In Italia c’è l’anomalia Berlusconi. La concentrazione del controllo dei media rende di fatto la nostra una democrazia drogata, a forte rischio di deriva autoritaria (ulteriore). Non si può prescindere da questo. Non si può pensare ad un sistema bipartitico sperando che Berlusconi non cambi di nuovo le regole, una volta ottenuto quel 51% tutto nelle sue mani a cui punta. Finché c’è Berlusconi l’opposizione ha da stare in trincea.