Libertà di coscienza?

Il Partito Democratico lascia libertà di coscienza ai suoi parlamentari sul ddl per il caso Englaro.

Però il PD manifesta anche in difesa della Costituzione e di Napolitano, e si esprime con durezza sulla vicenda del dl voluto da Berlusconi e respinto da Napolitano.

È curioso. Il ddl sul quale il PD non prende posizione (e tanto meno fa ostruzionismo) è esattamente la riproposizione del dl respinto dal Presidente della Repubblica per vari motivi, tra i quali la manifesta incostituzionalità. E rappresenta anche, quel ddl, il proseguimento dell’attacco sferrato dal Berlusconi al Quirinale.

In sostanza, il PD ha deciso che votare o no una legge incostituzionale pensata per attaccare le istituzioni è una questione di coscienza.

5 commenti su “Libertà di coscienza?”

  1. no, il ddl non dice questo; dice che “l’alimentazione e l’idratazione, in quanto forme di sostegno vitale e fisiologicamente finalizzate ad alleviare le sofferenze, non possono in alcun caso essere sospese da chi assiste soggetti non in grado di provvedere a se stessi.”

    (testo integrale: DISEGNO DI LEGGE

    Art. 1.

    1. In attesa dell’approvazione di una completa e organica disciplina legislativa in materia di fine vita, l’alimentazione e l’idratazione, in quanto forme di sostegno vitale e fisiologicamente finalizzate ad alleviare le sofferenze, non possono in alcun caso essere sospese da chi assiste soggetti non in grado di provvedere a se stessi.

    2. La presente legge entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.)

  2. l’ambiguità nel decreto (o nel ddl) è risolta dicendo che alimentazione e idratazione non sono trattamenti sanitari. Questo può essere vero o falso, e probabilmente la legge verrà portata alla Corte Costituzionale: ma non è manifestatamente falso.

  3. mi risulta che tra gli elementi di evidente incostituzionalità nel dl non ci fosse solo la non urgenza (art.77) ma anche l’ambiguità non risolta rispetto all’art.32 comma 2 (“Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.”), fatto quest’ultimo mantenuto nel ddl e sul quale la Corte Costituzionale si era già espressa.

  4. Il decreto legge era manifestatamente incostituzionale perché mancavano i requisiti di necessità e urgenza. Il disegno di legge non aveva questi problemi, e infatti Napolitano non ha detto nulla al riguardo.

  5. Lasciamo per un attimo perdere le dichiarazioni pubbliche che – si sà, quando si tratta dei “politici” italiani – lasciano il tempo che trovano e valgono meno di un foglietto con una citazione nel tubo di baci perugina.

    Tutto ciò mi fa riflettere molto: l’unica deduzione possibile è che anche l’opposizione abbia da guadagnarci a rendere la carta costituzionale un rotolo di carta igienica…

    Non a caso non ho sentito nemmeno una dichiarazione – da parte di Veltroni – sulla riforma della Corte dei Conti che verrà trasformata in un “barboncino” al servizio del governo di turno… Alla luce ANCHE dei 90 miliardi di euro che parecchie società – a cui partecipano anche molti baroni del centro-sinistra – dovrebbero allo Stato, il quadretto si fa decisamente più chiaro.

    Complimenti per il blog!

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