La propaganda elettorale di Berlusconi su Alitalia (bloccò di fatto la vendita ad Air France in nome dell’italianità della compagnia aerea e assicurando la vendita ad una cordata di imprenditori "con un senso dell’orgoglio nazionale") è costata allo Stato italiano una cifra di circa 1,7 miliardi di euro e 1.500 posti di lavoro.
Infatti a marzo scorso Air France avrebbe comperato Alitalia per 600 milioni di euro, prendendosi tutti i debiti (oltre un miliardo di euro) e programmando 1.600 esuberi. Gli aerei sarebbero stati ridotti di circa 40 unità
Poi Berlusconi bloccò la trattativa. E il Governo Prodi stanziò 300 milioni di prestito (ora non restituibile) per dare tempo al nuovo governo di realizzare l’annunciato "salvataggio".
Ora, secondo il Piano Fenice, la Cai di Colaninno e compagnia ha pagato 200 milioni di euro prevedendo 3200 esuberi e senza prendersi i debiti di Alitalia. In più nella nuova compagnia viene assorbita anche AirOne, compagnia italiana indebitata anch’essa. Gli aerei di Alitalia+AirOne saranno ridotti di 80 unità.
Questo tanto per restare ai dati, eh. E salvo errori.
(Sì, lo so che son cose vecchie; ma non ho seguito molto la vicenda, prima, perciò mi aggiorno. E poi una cosa così scandalosa è bene ricordarsela.)
E’ bene ricordarsela sì.
Meglio se anche alla scadenza del quinquennio.