Carne da amianto

Altra splendida puntata di Blu Notte domenica scorsa. In questa terza puntata (qui visibile in streaming) del nuovo ciclo, Carlo Lucarelli ha raccontato delle migliaia di lavoratori degli stabilimenti Eternit morti di tumore – loro, i loro famigliari, gli abitanti dei paesi vicini agli stabilimenti. La formula del programma è sempre quella: Lucarelli racconta inframezzando il suo narrare con interviste ai protagonisti dei fatti, spezzoni d’epoca, ricostruzioni filmate, pareri di esperti.
In questo caso, la parte più significativa sono le testimonianze dei sopravvissuti alla vera e propria epidemia causata dall’amianto – un’epidemia tuttora in corso anche se l’amianto non si usa più da 20 anni: il tempo di "incubazione" può essere infatti lunghissimo; il picco di casi di tumori si avrà verso il 2012.

Carlo Lucarelli sta facendo un lavoro davvero encomiabile. La memoria storica recente, in tv, la tiene viva solo lui, mi pare (e le reazioni stizzite dei portaborse di Berlusconi, dopo la puntata sui rapporti tra mafia e politica, lo dimostrano).

4 commenti su “Carne da amianto”

  1. Io sono cresciuta sotto tettoie di eternit. Di eternit erano i serbatoi dell’acqua, di eternit le vasche per lavare i panni. L’Italia è ancora piena di amianto. Ho il terrore del momento in cui smantelleranno un capannone degli anni cinquanta sotto casa mia. Brrr.

  2. th: comprensibile l’empatia nel tuo caso, dato che è molto forte anche per me che parenti coinvolti non ne ho.

    vergara: sì, ed ha quel modo di dire anche la sua senza essere di parte.

  3. Non solo della Eternit ha parlato Lucarelli.

    Nel Monfalconese l’Associazione Amianto mai più non nasce per caso.

    Mio padre e mio nonno erano operai in quel “cantiere” che tanto ha dato da mangiare alla gente del luogo.

    polvere compresa.

    Scusa, sono quasi OT, ma questa cosa la sento più di altre.

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