Un tabaccaio di Aprilia (nota cittadina del Far West) ha ammazzato un ladro sparandogli dalla finestra con un fucile. È accusato di omicidio volontario però è stato rimesso in libertà.
I colleghi, i vicini e anche la Federazioni dei tabaccai (esiste) difendono lo sparatore omicida con i soliti discorsi di esasperazione, legittima difesa, senso di insicurezza.
Questa cosa del giustificare sempre la "difesa armata" potrebbe diventare il prossimo confine per la deriva militaristica-fascista dell’Italia.
Eppure la risposta per chi giustifica questi episodi è semplice: non puoi ammazzare uno perché ti ruba della merce. "Vita" contro "merce". Capisci? La "roba", anche se è tanta e magari perderla ti getta in rovina, non giustifica un omicidio.
Tu capire, padroncino pistolero che non vedi al di là del tuo castelluccio privato? "Persona" vs. "roba". No bangbang!
egregio anonimo, direi non sequitur e avrei con ciò già risposto. ma aggiungerò che norme più tolleranti sulla legittima difesa non farebbero che aumentare il rischio dei commercianti, come è evidente per chiunque. in quanto al cecchino di Aprilia, spero che la condanna sia esemplare.
Vorrei vedere te dalla mattina alla sera dietro un bancone al servizio della clientela e con la possibilità di vederti sottratta la vita per una rapina compiuta da delinquenti.
Mettiti nei panni di gente che lavora al servizio del cittadino e dello Stato prima di assumere questo atteggiamento incriminatorio…
Saluti
Come mi riconosco in questi tuoi scritti, purtoppo!
Tutto quello che parla di militari, giustizieri che si ereggono a paladini del popolo mi ricarda tanto il periodo Mussoliniano, o almeno ciò che ho letto di esso. La cosa mi spaventa molto.
Complimenti mi piace il tup blog
Avevo letto: “No gangbang!”
in effetti, se fosse popolare non ci sarebbe bisogno di ricordarla 😉
È una posizione impopolare (e non solo adesso, direi) ma è sempre bene ricordarla.