L’adorazione del pupazzo

padrepio salmaÈ in corso l’esibizione pubblica del cadavere di Padre Pio; lo sappiamo bene tutti, dato che tutti i tg hanno dedicato lunghi servizi a questo lugubre rituale folkloristico seguìto da decine di migliaia di accoliti paganti.
In realtà l’oggetto della venerazione turistica non è lo scheletro riesumato ma una perfetta ricostruzione del corpo del santo, degna degli effetti speciali di Rambaldi. In pratica una cosa analoga a quella che si fa nei vecchi musei delle cere, però con materiali moderni.
Infatti il manichino è bellissimo: costumisti abilissimi hanno tessuto il saio, i paramenti, i guanti e le ciabatte proprio uguali a quelli originali. Il volto (vedi foto) è una maschera di silicone tipo quelle di Diabolik che rende con meravigioso realismo (gli effetti speciali artigianali non sono ancora stati soppiantati del tutto dal computer, evidentemente) la pelle rugosa e ogni distinto pelo della barba.
Il fatto che lì dentro ci siano le ossa del frate con le mani bucate è evidentemente del tutto irrilevante.
Ciò che non capisco è come mai non si sia pensato anche di aggiungere qualche effetto cinematico al pupazzo; chessò, Padre Pio che alza il braccio e benedice, che apre la bocca e dice una preghera, che si alza, va all’altare e dice messa. O al limite anche solo un discreto miracolo di sanguinamento o lacrimazione! Ma prima di escludere quest’ultimo effetto io ancora aspetterei (il manichino sta lì ancora per un anno e mezzo).

Le ronde di Fini

Gianfranco Fini dà il suo contributo (ormai gli fanno fare solo le "ospitate", a Fini) alla campagna elettorale di Alemanno a Roma girando per le strade e chiedendo agli extracomunitari di mostrargli il permesso di soggiorno. Quelli glielo mostrano, il permesso di soggiorno. Ma mi chiedo se lui, Fini, abbia il diritto di chiederlo.
"Favorisca documenti!". Non bisogna essere pubblici ufficiali per chiederlo?
Poi va da sé che l’extracomunitario dotato di permesso di soggiorno non si mette a fare questioni sugli abusi di potere, i diritti civili e la privacy, se arriva un deputato con scorta, fotografi e codazzo al seguito; non gli conviene.
Ecco, per dire. Le ronde illegali?

Gelido sarcasmo

Mi ha fatto quasi sganasciare, ieri sera, il ministro del Tesoro Padoa Schioppa che, nella conferenza stampa in cui si comunicava di aver mollato 300 milioni di euro a Berly per tener su l’Alitalia ancora qualche mese, ha spiegato che il futuro PresdelCons ha contribuito a far cadere l’offerta Air France dichiarando di avere una soluzione migliore e quindi "non si può non prendere sul serio delle dichiarazioni pubbliche di tale impegno". Perciò il Governo ha prestato questi soldi a Berlusconi affinché lui abbia il tempo di realizzare tale soluzione alternativa (la famosa "cordata").
Era serissimo, Padoa Schioppa, nel dire queste cose. Gelidamente serio.
Come un giocatore di poker che dice "vedo".

p.s. Ci potrebbe essere qualcosa da ridire sul fatto che altri 300 milioni di soldi pubblici finiscano nella malagestione Alitalia (è un prestito, ma se ci fosse fallimento salutiamoli, i 300 millions); però il Governo  smobilitante non poteva fare altro, di fronte alle richieste del capo del Governo entrante.

Non che della Coppa America debba fregarvene qualcosa…

…Però le cose accadute nell’ultimo anno – dalla vittoria di Alinghi ad oggi – sono piuttosto buffe.
Riassumendo: Bertarelli (Alinghi) fa il furbo: cambia tipo di scafo e lo fa sapere quando lui ha la barca nuova già pronta; poi si sceglie lo sfidante ufficiale (Desafio, Spagna). Allora quelli di Oracle (New York Yacht Club) fanno ricorso al tribunale competente (che è quello di New York) il quale, dopo ricorsi e battaglie legali, gli dà ragione. Risultato: Oracle sarà lo sfidante, non ci sarà la Louis Vuitton Cup (quindi Oracle è il solo challenger) e la barca per la Coppa America sarà un catamarano Extreme 40; sulla data, la controversia legale è ancora in corso.
Qua le varie tappe della vicenda.

Raffaele Lombardo e le borse della spesa

La notizia non è che non sia stata data, è solo passata nell’indifferenza totale. La trasmissione Exit di La7 ha fatto un servizio sulla campagna elettorale dell’MPA di Raffaele Lombardo. Nel filmato si vedono persone entrare in uno dei patronati vicini al candidato della destra e uscire con borsate di alimentari; dentro la sede, scatoloni di generi vari. Altro mercato esplicito del voto svolto nei patronati: ti do un posto di lavoro e tu mi dai il voto; nel filmato testimonianze dirette e riprese con telecamera nascosta.
Poi ci sono i procacciatori di voti, che trovano un tot di persone, gli danno qualcosa e poi li accompagnano fino al seggio elettorale, dove distribuiscono i facsimili. La compravendita diretta, invece, sembra generalizzata: la tariffa va da 50 a 150 euro per un voto.
E poi c’è il ruolo svolto dai "controllori di lista" in Campania…

Ok, cose che si sapevano. Ma di fronte ad un filmato che le mostra esplicite (ovvero mostra dei reati), davvero l’unica reazione è (già) l’indifferenza?