Amazing stories(*)

Qualche link simpatico:

Foto proibite, ovvero foto scattate dove è proibito scattare foto. Strictly No Photography

Un sacco di ragioni per le quali gli atei (specie se americani) sono incazzati.

Fa coppia con il sito sull’Arte di appuntare le matite: TUTTE le marche di lapis del mondo.

Everyscape: sito appena aperto (Beta) che permette di muoversi all’interno di una città come pilotando una steadycam. Tipo GoogleMaps, ma a livello del terreno. Una figata. Per ora però ci sono solo 5 città.

Restando in tema mappe, un grafico 2D che disloca 4 miliardi di indirizzi IP. L’intera rete internet. Ma lo zoom è lentissimo.

Disneycicciobombaland: Disneyland chiuderà per un anno per ristrutturazioni. In particolare occorre ingrandire e rinforzare barche, veicoli e sedili: infatti il parco fu costruito nel 1963, tenendo conto di un certo peso medio sia degli adulti che dei bambini; ma ora quel peso medio è mooolto aumentato.

(*)Antica rivista di fantascienza

DFW su ‘Il futuro dell’idea americana’

Alla faccia del copyright, incollo qua l’articolo di David Foster Wallace per il 150° anniversario della rivista The Atlantic. La rivista ha chiesto un pezzo su questo tema dell’american idea a 50 VIP, intellettuali e scrittori americani.
Ovviamente il link l’ho preso dall’indispensabile Persona Depressa.

The Future of the American Idea
Just Asking
by David Foster Wallace

Are some things still worth dying for? Is the American idea* one such thing? Are you up for a thought experiment? What if we chose to regard the 2,973 innocents killed in the atrocities of 9/11 not as victims but as democratic martyrs, “sacrifices on the altar of freedom”?* In other words, what if we decided that a certain baseline vulnerability to terrorism is part of the price of the American idea? And, thus, that ours is a generation of Americans called to make great sacrifices in order to preserve our democratic way of life—sacrifices not just of our soldiers and money but of our personal safety and comfort?

In still other words, what if we chose to accept the fact that every few years, despite all reasonable precautions, some hundreds or thousands of us may die in the sort of ghastly terrorist attack that a democratic republic cannot 100-percent protect itself from without subverting the very principles that make it worth protecting?

Is this thought experiment monstrous? Would it be monstrous to refer to the 40,000-plus domestic highway deaths we accept each year because the mobility and autonomy of the car are evidently worth that high price? Is monstrousness why no serious public figure now will speak of the delusory trade-off of liberty for safety that Ben Franklin warned about more than 200 years ago? What exactly has changed between Franklin’s time and ours? Why now can we not have a serious national conversation about sacrifice, the inevitability of sacrifice—either of (a) some portion of safety or (b) some portion of the rights and protections that make the American idea so incalculably precious?

In the absence of such a conversation, can we trust our elected leaders to value and protect the American idea as they act to secure the homeland? What are the effects on the American idea of Guantánamo, Abu Ghraib, Patriot Acts I and II, warrantless surveillance, Executive Order 13233, corporate contractors performing military functions, the Military Commissions Act, NSPD 51, etc., etc.? Assume for a moment that some of these measures really have helped make our persons and property safer—are they worth it? Where and when was the public debate on whether they’re worth it? Was there no such debate because we’re not capable of having or demanding one? Why not? Have we actually become so selfish and scared that we don’t even want to consider whether some things trump safety? What kind of future does that augur?

FOOTNOTES:
1. Given the strict Gramm-Rudmanewque space limit here, let’s just please all agree that we generally know what this term connotes—an open society, consent of the governed, enumerated powers, Federalist 10, pluralism, due process, transparency … the whole democratic roil.

2. (This phrase is Lincoln’s, more or less)

Riduzione dei ministeri: Walter la spunta

Il taglio delle poltrone è stato approvato in Commissione Bilancio. Trovato un accordo nella maggioranza con il sostegno della Lega, ma l’eventuale provvedimento di legge sarà in vigore dal prossimo Governo (e vorrei vedere!). Accolta grosso modo la richiesta di Veltroni, dunque. Grosso modo.
In pratica si ripristinano le norme della Legge Bassanini: massimo 12 ministeri e 60 tra sottosegretari e viceministri.

A me, questa norma, – in generale – non mi garba per niente. Demagogia e accentramento. Populismo.

Credo sia chiaro che il risparmio di soldi pubblici non c’entra niente: non si fanno risparmi significativi tagliando qualche poltrona.
D’altra parte una maggiore efficienza nella gestione della Cosa pubblica non necessariamente si ottiene concentrando i poteri e le competenze: in genere la concentrazione significa delegare di più e avere meno controllo e trasparenza. Voglio dire che, se metti insieme le funzioni di 3 ministeri, ottieni di concentrare la responsabilità (e diminuire il controllo) del vertice ma non di ridurre il numero di consiglieri, portaborse, funzionari e segretari che di fatto gestiscono le competenze dei 3 ministeri.

Chiaramente anche la situazione attuale è inguardabile: il numero di poltrone governative è ora calcolato come il Massimo comun denominatore tra le "spettanze" dei vari membri delle coalizioni (se devo dare 5 poltrone a tizio, 2 a caio e 3 a Mastella mi ci vogliono almeno 30 cadreghini; altrimenti devo fare a fette qualcuno). È un altro bel risultato dell "Porcellum" elettorale (e un bell’amarcord dell’era del Pentapartito).

Comunque, se la Commissione Bilancio ha ripreso interamente la riorganizzazione delle funzioni come prevista dalla legge Bassanini (1997), allora potrebbe funzionare: l’accorpamento delle competenze previsto in quella riforma era esplicitato ministero per ministero e fatto cum grano salis.

Sia chiaro comunque che si tratta di una decisione che serve all’efficienza e alla moralità; non al risparmio.

[Nella foto, Franco Bassanini]

Le norme del Pacchetto Sicurezza

[Mica si possono fare sempre titoli fighetti!]

Il Disegno di Legge sulla Sicurezza (sono 5 DDL, in effetti), dopo il recente rinvio per rissa (sicurezza, rissa, ah ah!), è stato approvato dal Consiglio dei Ministri. La sua conversione in legge è legata ai destini del Governo, ovviamente.

Ecco cosa dice (riassumendo i riassunti):

I "poteri speciali"

  • Si dà ai Sindaci il potere di adottare provvedimenti urgenti per garantire la sicurezza urbana. Suona un po’ come generico però il testo integrale non l’ho trovato e dunque…
  • Potere di espulsione di cittadini comunitari ai prefetti (purché residenti in Italia da meno di 10 anni e/o minorenni)(i cittadini comunitari, non i prefetti).


I provvedimenti per far contenta la piazza

  • Viene introdotto il reato di Impiego di minori nell’accattonaggio. Alleluja. Se sarà possibile applicare questa norma, è da vedersi.
  • Raddoppio delle pene per chi guida ubriaco e ammazza qualcuno.
  • Per i reati gravi "che provocano allarme sociale" (omicidio, rapina, estorsione, incendio boschivo, violenza sessuale) è negata la sospensione della pena. Invece, misure alternative alla detenzione.
  • Previsto l’inasprimento delle pene per la contraffazione, con specifica aggravante per chi falsifica ingenti quantità di merci e a tutela del made in Italy.
  • Galera fino a 3 anni per chi "adesca" (anche solo chattando in un certo modo) minori su Internet.


Qualche rimedio alle leggi ad personam

  • Una delle più vergognose leggi del Governo Berlusconi, la depenalizzazione del Falso in bilancio, viene grosso modo cancellata.
  • Viene riscritta la legge cosiddetta ex Cirielli (sui termini di prescrizione)(un’altra delle leggi da personam di Berly). Anche qua però dovrei vedere il testo integrale.


E inoltre

  • Pene più severe per i tifosi "armati" di bastoni, razzi, petardi etc.
  • Per tutti i reati per i quali è oggi previsto l’arresto in flagranza sarà più facile applicare la custodia cautelare. Idem per i reati di omicidio, rapina, violenza sessuale aggravata, furto in appartamento, incendio boschivo, traffico di ingenti quantità di rifiuti.
  • Si manterrà la confisca del patrimonio mafioso anche in caso di morte del soggetto a cui il bene è stato confiscato. Viene inoltre introdotta una tutela per le imprese sotto il ricatto della mafia che denunciano.
  • Istituita la Banca dati del DNA. Conservati per 40 anni dalla data del crimine.
  • Le donne straniere che denunciano violenze familiari possono ricevere un permesso di soggiorno per motivi di protezione umanitaria.
  • Infine, prevista una maggior tutela alle vittime di maltrattamenti in famiglia.

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