Ci sono momenti nella vita in cui senti il bisogno di un cambiamento, l’esigenza di una svolta; l’urgenza di poter mettere un punto e andare a capo.
Senti anche che in fondo potresti evitarlo, potresti continuare così. Perché ogni ripartenza costa fatica, ogni nuovo inizio comporta dei rischi; ed è forte la tentazione di abbandonarsi dove il naufragar è dolce.
Finché arriva il giorno in cui il bisogno di cambiamento diventa urgenza, e allora agisci.
Insomma, pe’ falla breve, ho passato l’aspirapolvere nello studio.
Si, si, dihono tutti cossì.
Eppoi li trovi a luscidare il marmo con lo spazzolino daddenti
M.
mo(ni)chetta, calma, non ci allarghiamo. ho detto “passare l’aspirapolvere” e “nello studio”.
“pulire casa” è una cosa che solo il nome suona titanico.
Paolì, occhetuffai, mi pulisci hasa?
M.
pulire i vetri?!
non conosco questa locuzione.
Ti capisco, e vedrai come ti sentirai quel giorno in cui deciderai di pulire i vetri! Vedrai il mondo sotto una nuova ottica… più che altri riuscirai a vederlo stando dentro lo studio
Ah, scusa, credevo si trattasse di normale aspirapolvere contro normale zozzeria….
dandani: in effetti c’è un passo simile – fermo restando che minor cessat
.mau.: ehilà.
ely: non è quello il tipo di lavoro. 😉
sonata: non farti rapire. 😉
Ti stimo tantissimo! 😛
Aspettando il momento in cui il cambiamento diventerà urgenza, rapendomi… la mia casa ne sarebbe felice!
Che si dice?
Un bacio,
Laura
Se vuoi passare anche qui, c’e’ bisogno… (incredibile come la zozzeria aumenti quando hai meno tempo per pulire… mah…)
compriendo.
(anzi: si, le pergiunge…. scusa eh?)
Financo l’incipit de “La linea d’ombra” di Conrad non pergiunge a tali vette.