Non so se mi spiego…
Vinicio Capossela – Guiro
Indugio ancora un poco
il giorno nuovo arriva fioco e bianco, lattiginoso.
Spero in un mal di gola
alla sveglia chiedo un’ora o niente
mi darò assente.
Decidere non è mio pregio
son nato stanco ci penserò domani
Guiro
son ghiro e mi ritiro
sei mesi sotto le lenzuola
dall’altro lato mi rigiro.
I dubbi della vita mi pongo
ma più ci ripenso
più nel letto sprofondo.
Alzarmi al freddo presto giammai
di disgrazie di guai
abbastanza ne passai.
Rumino gli stralci di ieri
c’ho sogni più veri e gonfi di desideri
nella branda che cancella e spazza
via pensieri aguzzi e vivi
costati una notte di Nirvana.
Ma se esco fuori che esco a fare
tanto è la stessa parte da rifare
chiedere aiuto oggi non vale più
chiamarti poi mi pento
insabbio e prendo tempo
che tormento!
Guiro
e ancora mi ritiro
e di qui sotto vedo bene
che il cambio poi non mi conviene.
E dovrei uscire, trovarmi il posto,
l’appartamentino, le ferie in agosto;
pagare i soldi, il mutuo e l’affitto,
la carta da bollo per ogni diritto.
E allora adesso c’ho son
mi gratto al ritmo del son
e non mi passa il son
Montugno Montugno son
son Gualano Gualano son
e certamente me gusta el son
e che te pasa che te pasa che bonito el son
a ancora Gualano son.
Guiro
E ancora mi ritiro porque,
porque me gusta el son
E non mi pasa, non mi pasa,
non mi pasa el son
Piango come un coccodrillo ci ho son
nel proposito vacillo che bonito el son
Montugno Montugno son
San Gualano Gualano son
Crederme tu crederme
en el amor siempre tu siempre deves credere
y en la vida devo credere per credere
siempre credere per prendere …
Rendere per prendere
en la vida devo rendere per prendere
y al paisio devo rendere per credere
siempre rendere per prendere…
Copione!
paroe che sembrano essere srare sempre nei nostri pebsieri… bello
ciao, Paolì:-*