L’onorevole e l’antidoping

Buona parte dei giornali invoca le pubblicazione dei test fatti delle "Iene" ad alcuni parlamentari, a loro insaputa, per verificare l’uso di droghe.
Anche alcuni parlamentari ("puliti", si presume) chiedono che er popolo  guardone sappia, in nome della trasparenza.
L’On. Casini si sbilancia fino  proporre un esame antidoping obbligatorio e periodico per i parlamentari.

Premesso che questa lista dei cattivi servirà solo ad alimentare quel livello bassissimo del confronto politico (fatto di reciproche sopraffazioni, strumentalizzazioni, diffamazioni) che da poco più di un decennio è diventato il nocciolo della comunicazione politica; e che la cosa sarà dimenticata nel giro di qualche settimana;

ciò premesso, mi garberebbe sapere con quale criterio si ritiene che la privacy dei rappresentanti dei cittadini possa essere calpestata SOLO riguardo a certe cose e non altre. Evidentemente l’argomento per cui i parlamentari devono essere del tutto trasparenti in virtù del loro mandato non regge, dato che nessuno si è mai sognato di chiedere, per esempio, un monitoraggio della coerenza delle dichiarazioni dei politici; oppure un periodico esame alla macchina della verità per verificare se si è mentito nell’esercizio del mandato parlamentare; oppure altri possibili mezzi per obbligare i politici a rendere conto del proprio operato e ad ingannare un po’ meno i propri elettori.

Non sarebbe mica male, trovare il modo di mettere un po’ di fuoco al culo dei politici. La crisi della democrazia è in buona parte crisi del sistema di rappresentanza.

Però sputtanare una parte del Parlamento con l’inganno è solo un modo per fare scandalismo – e per attaccare una parte politica, mi sa (non quella vicina al proprietario di Italia1). Una cosa non molto diversa dalla pubblicazione di telefonate private.

Tra l’altro è curioso che la furbata delle "Iene" susciti tanto scandalo e curiosità quando invece le notizie , conosciute e pubbliche, sui reati compiuti, sui processi in corso, sulle amicizie inopportune, sugli interessi privati dei parlamentari, non suscitano ormai più alcun interesse.

Amazing Amazon!

Dopo le consuete due settimane di viaggio transoceanico by ship (ciuf! ciuf!), il pacchetto di Amazon è giunto infino qua (niente dogana, stavolta; strano!). Sono in clima molto americanofilo ultimamente, perciò magari li leggo subito (ci provo: OR pare sia letale).

Mark Danielewski, "House of leaves" (riedizione 2006 coi colori originali della prima edizione) e "Only revolutions" (appena uscito).
"Casa di foglie" l’ho letto in italiano e più ci ripenso più mi pare un romanzo grandissimo. Di "Only revolutions" ho letto alcune recensioni e commenti di lettori, per lo più negativi. I’ll see.

Sotto, particolari dell’interno molto particolare di HfL e (ultima foto) di OR.


Programma della serata

Ponderavo sulla pianificazione degli impegni della serata.

Varie cose richiedono senza indugi la mia attenzione.

– Urge che completi una riflessione iconografica che mi permetta di completare un’opera sulla shoa commissionatami da tempo e che non può attendere ancora a lungo.

– Non è ulteriormente procrastinabile, d’altra parte, la lettura del saggio di Samuel G. Feedman "Religion and Comic Books: Where Did Superman’s Theology Come From?", a cui far seguire la realizzazione di una serie di opere la cui disponibilità è fortemente sollecitata.

– La documentazione per il saggio critico "Ulisse come segno dalla tradizione orale ai giochi di ruolo" non è completa e da troppo anch’essa è in gestazione (con dannoso effetto ‘collo di bottiglia’ su ogni altra produzione).

Lo stallo decisionale si è risolto quando ho ricordato che stasera c’è "Doctor House".
Niente seghe! Il resto può aspettare!

Ho scoperto

Ho scoperto che Niccolò Ammaniti è un appassionato di giochi di ruolo.

Ho scoperto anche che Myst, graficamente, fa cacare.

Ho scoperto poi un grazioso software di animazione freeware e piuttosto potente.

Non sono grandi scoperte, ma è un periodo così, bisogna accontentarsi.