Appuntamenti

A Bologna da ieri a domenica c’è la Fiera del Libro d’arte. Purtroppo non ci posso andare (boja d’un mond lèder!).

A Modena invece inizia oggi il Festival della Filosofia. Ci sono anche Tzvetan Todorov e Luigi-Luca Cavalli Sforza. E anche una mostra di Giacometti. Vedrò.

A Padova, Verona e Mantova aprono domani le molto preannunciate mostre di Mantegna. Bisognerebbe.

A Milano Basquiat dal 20 settembre, alla Triennale.

Per Picasso a Venezia c’è tempo: dall’11 novembre all’11 marzo. Imprescindibile.

Dialogo

A e B, gironzolando lungo una proda, esposti al vento della memoria.
A: "…In fondo, a che serve essere ricchi se non ci si toglie qualche soddisfazione ogni tanto?" ("Zio Paperone e la disfida dei dollari")
B: "Mah… Divitias alius fulvo sibi congerat auro!" (Virgilio, Georgiche)
A: "Per me invece all’idea di quel metallo portentoso onnipotente un vulcano la mia mente incomincia a diventar!" (Sterbini/Rossini, "Il barbiere di Siviglia")
B: "E allora prendi!"
A:"Cosa?"
B: "Quattro doppie!"
A: "Oh, sentite, per questa volta la cerimonia accetto, ma non vi ci avvezzate!" (Da Ponte/Mozart, "Don Giovanni")
B: "Che altro?! Pretendete che mi cavi una libbra di carne?!" (Shakespeare, "il mercante di Venezia")
A: "No, no, non voglio vederlo! Non voglio vedere il sangue!" (Federico Garcia Lorca, "Llanto por Alfredo Sanchez Mejias")
B: "Bene. Qui si parrà la tua nobilitate, dunque." (Dante, Divina Commedia, Inferno canto II)
A: "Sono ricco, ma come posso dar feste qui davanti al mio popolo che soffre?"
B: "Allora smetterete di dare feste?"
A: "No, andrò a dar feste all’estero" ("Topolino sosia di re Sorcio")
B: "Eh, ma ricorda come sa di sale lo pane altrui!" (Dante, DC, Paradiso XVII)
A: "Bah. Girls, the want have fun! E perciò nos patriam fugimus. " (Cindy Lauper, "Girls just want have fun")(Virgilio, Bucoliche)
B: "Bene. Dunque che è? Perché, perché ristai? Perché tanta pietà nel cuore allette? Perché ardire e prontezza non hai?" (Dante, DC Inferno II)
A: "Il fatto è che timeo danaos et dona ferentes" (Virgilio, Eneide)
B: "Sciocchezze! Chi ha dato ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto ha avuto!" (Fiorelli/Valente, "Simm’e Napule, paisà!"
A: "E poi giammai più toccherò le sacre sponde ove il mio corpo fanciulletto giacque?" (Foscolo, "A Zacinto")
B: "Uffa! Ecché, non te ne vai?!" (Cecco Angiolieri, "Becchin’, amor!")
A: "Che fare?" (Lenin)
B: "Lo sai bene: oltre quel monte il confine, oltre il confine chissà" (De Gregori, "La casa di Hilde")
A (con un gesto di invito): "Allor si mosse, ed io gli tenni dietro" (Dante, DC Inferno I).


(A questo punto m’è venuto sonno)
(Le citazioni sono a memoria, perciò sicuramente imprecise)

Pacco IBS di settembre

Arrivato oggi, toc toc!, l’ordine lanciato tre o quattro giorni fa. Son soddisfazioni, quando arrivano i libri che hai ordinato – altro che la prima sorsata di birra etc!
C’è di negativo che le poesie di Manganelli non erano ancora in catalogo, su Internet Bookshop; e che mi sono dimenticato di ordinare la ristampa di un classico di Huizinga. Ma son mali che si rimediano.

Ordinatamente impilati nel cartone c’erano invece:

Youssuf  Ishaghpour, Elias Canetti, Bollati Boringhieri (il saggio biografico su Canetti finalmente tradotto e plurirecensito).
Italo Calvino, Perché leggere i classici, Mondadori (citato da Boitani nel suo libro sull’Odissea, e tanto basta).
Dave Eggers, L’opera struggente di un formidabile genio, Mondadori (ancora non lo avevo e dunque…)
Joseph Conrad, Lo specchio del mare, Mursia (riflessioni e pagine di diario; anch’esso citato da Boitani)
Daniele Soffiati, Lupo ululà e castello ululì, Mondadori (raccolta delle "migliori battute del cinema"; esempio: "Era proprio necessario fare quella strage? Ti avevo detto solo di spaventarli!" "Beh, chi muore è molto spaventato" (Gabriele Ferzetti al pistolero Henry Fonda in "C’era una volta il west"))

Post di servizio/ Manganelli, Giorgio

È uscito un nuovo libro di Giorgio Manganelli: "Poesie" (sic!), Crocetti, 358pagg.x20euro.
Suppongo sia il fondo del barile degli inediti, o pressappoco. Però è il primo libro di poesie (giovanili) di Manganelli, il che incuriosisce non poco.
Il volume sarà presentato la prossima settimana a Festivaletteratura.

Sia lode a Dio per lo spazioso inferno
per l’assenza del sole, la sdentata
fame del vento sulle rosse foglie,
e la blesa querela dei dementi:
per ogni forma prefigurante
la violenza attiva
del ragionevole niente:
per la città sotterranea dagli angoli esatti,
luogo sintetico, oggettivo,
esente da speranza , imperfettibile –
per il suo cielo di rame.

1958, estate

Aggiornamento dal passato
Ovvero: colgo l’occasione per ricordare che nel benemerito sito RadioScrigno (RadioRai) sono disponibili alcune antiche trasmissioni radio di Manganelli. Ovviamente è una cosa che sanno già tutti, ma repetita juvant e tutto questo genere di cose.