Quel pomeriggio di un giorno da canicola

Nel pomeriggio di lunedì 26 giugno si è svolto un turno assai positivo dei Campionati Mondiali di Calci.
Gli azzurri dell’Italia hanno battuto l’Australia con un calcio di rigore al 96°, mentre gli Azzurri di ForzaItalia sono stati sconfitti dal popolo italiano con un calcio in culo al 61,3°. Le partite sono state brutte, ma quel che conta è il risultato, si sa.
Le cose si erano messe male nel primo tempo per l’espulsione di un sottosegretario che ha lasciato i nostri in 102 contro gli avversari (i quali, per di più, potevano disporre di 3
reti in cui tirare). Verso la fine della partita le cose si sarebbero riequilibrate con l’espulsione in Svizzera di Bossi; ma il giocatore ha spiegato all’arbitro che stava scherzando, e il cartellino rosso è rientrato.
Decisivo nel finale l’ingresso in campo del giocatore simbolo della capitale dell’Italia unita, repubblicana e antifascista, che è riuscito a infilare il pallone nel poco spazio tra la rete e il portiere avversario (Giuliano Ferrara).
L’allenatore avversario, Silvio Berlusconi, ha poi dichiarato che non riconosceva il risultato e avrebbe richiesto il riconteggio del cartellini gialli e rossi; e in ogni caso si è rifiutato di telefonare per le congratulazioni al leader avversario, Mister No.

Un commento su “Quel pomeriggio di un giorno da canicola”

  1. dopo le partite si è assistito a due ore di feste in piazza in tutta italia con strombazzamenti ed esultanze che nemmeno al referendum per la “monarchia o repubblica”:)

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