Google

Il Dipartimento della Giustizia USA ha chiesto a Google di avere tutti i dati delle ricerche fatte dagli utenti su argomenti relativi alla pornografia. I dati dovrebbero servire ad individuare nuove leggi e divieti sull’argomento.
Google rifiuta, stavolta (non siamo in Cina), e il Department of Justice lo denuncia, forte del Patrioct Act, al Tribunale federale di San Jose, CA.
In USA si dice che l’esito del giudizio influenzerà pesantemente "l’identità di Internet": col pretesto della pornografia, controllo e bavaglio sul web.

8 commenti su “Google”

  1. @Paolo: non discutere nemmeno sulla terza ragione, va. Potresti esser sommerso da quelli che vengono gentilmente definiti ‘addominali da tavola’, e invece e’ mera ciccetta! 🙂

  2. @ely

    sulle prime 2 ragioni non discuto 😉

    feltrinelli: io ormai nelle librerie ci vado solo quando *non* ho in mente cosa comprare. per il resto, Ibs (pacco già in arrivo, infatti 😉 )

  3. Nel mio folle sabato di shopping mi sono imbattuta in questa maglietta di Google.

    Sono stata li’ li’ x comprarla.

    Poi ho pensato:

    – a quanto avevo gia’ speso

    – al mutuo x la casa

    – al fatto che si di me non avrebbe reso come sulla tipa della foto

    e ho pedalato verso la Feltrinelli, dove peraltro sono stata duramente delusa circa il loro assortimento 😉

  4. @pal.rossa: sicuramente sì, però non ti facciamo estradare

    @ely: vero? è scorretto tutto ciò!

    per solidarietà metterò on line della roba porno che si trova con parole chiave come “filetti di merluzzo”

    @gabry: già così hanno la scusa per monitorare l’intero vocabolario! 😉

  5. E cacchio, io che ho scritto apposta di certi argomenti sul mio blog per far salire il contatore delle visite sarei penalizzata!!! 😀

    No no, io sto con Google!! 🙂

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