Limpidi inglesi, criptici irlandesi

"English writers for the most part try to follow Orwell’s dictum that  prose should be a pane of clear glass through which you look," he  said. "But Irish writers think of prose style as a distorting lens.  We love that ambiguity; we love that a word can have three or four  meanings at the same time."

Questo il pensiero di John Banville riportato in un articolo sul New York Times. Banville è uno scrittore; non c’è problema a perdonargli questa categorizzazione fatta con l’accetta tra scrittori inglesi e irlandesi.
E John Banville ha vinto da poco il  Man Booker Prize, ovvero il  "Britain’s most influential literary award", suscitando un certo disappunto nell’ambiente editoriale e letterario britannico (così dice almeno l’articolista del NYT, Sarah Lyall).

Ora, John Banville è assai tradotto in italiano; quindi qualcuno che lo ha letto lo dovrei trovare. Potrebbe costui farmi sapere che roba scrive mr.Banville? Così mi regolo, dato che in ciò che ho trovato su di lui ci sono sia argomenti pro che contro il mio gusto.
Thanx in advance.