Ultimi Libri Letti

Jonathan Lethem, Men and cartoons
Donald Barthelme, Ritorna, dottor Caligari
Nicholson Baker, L’ammezzato
Marina Polacco, L’intertestualità.

Non ci ho voglia di scrivere commenti; ieri ho murato troppe mattonelle (finito, però).

(Ah, ma di Baker ho già scritto! Ottimo: Nicholson Baker, L’ammezzato.)

(Ho bisogno di un template nuovo: suggerimenti?)

13 commenti su “Ultimi Libri Letti”

  1. il racconto nel cinema è “Un uomo si nasconde”, che a me ha fatto venire in mente “Il compagno segreto” di Conrad.

    di Nicholson Baker mi si suggerisce “La pausa”.

    di Gaddis secondo me “Agape, agape” vale la pena di leggerlo, dopo “Le perizie”

  2. Com’è che si intitola il racconto ambientato (in tutto o in parte ora non ricordo bene) dentro un cinema? Semplicemente fantastico.

    Da rileggere, appena finito Gaddis…

  3. Tra “Come back, Dr. Caligari” e “Das Kabinet Des Dr. Caligari” non so che legame ci sia; del resto il famoso film non mi pare di averlo visto, e nei racconti di Barthelme non c’è un riferimento esplicito.

    anzi, lancio un appello: chi conosce il nesso me lo dica. (ci tengo a sapere queste cose inutili.)

  4. fBe, ma via! ostico il barthelme? se ci ho voglia copio un pezzo di uno dei racconti più liberi come struttura narrativa (che all’epoca è stato un po’ come “8 e mezzo” per il linguaggio del cinema). posso capire che nel ’63 molti lettori potessero accusare cefalee e vomito, alla lettura di questi racconti (e mi rendo conto che nel ’63 te eri già alla materna); ma 40 anni dopo, insomma, il lettoreforte medio è più aduso a questi stili.

  5. Mi hai incuriosito… ma c’entra niente il film di Wiene?

    per il template: se solo un ritocco alla struttura devi intervenire manualmente nella scheda “Template”. Ovviamente non so come si inseriscono nuovi indici e finestre, prova a copiare i comandi già esistenti per gli indici che hai già e cambiane il contenuto, oppure fai una cosa più saggia e prova a chiedere al forum di supporto

    Ale

  6. > un testo, come dire, imprescindibile.

    Non di semplicissima lettura, mi pare di ricordare. Io di routine ingoio mattoni terrificanti senza batter ciglio, ma questo l’ho trovato un po’ ostico. Forse ero in un periodo di stanca, o piú semplicemente invecchio.

    Interessanti, e sempre editi da Giano, anche i racconti di “Il Mondo è un Matrimonio” di Delmore Schwartz, che ho trovato di gran lunga piú semplici.

    Curiosità: Frederick Barthelme, fratello del precedente e scrittore pure lui, fu il primo batterista dei Red Crayola, gruppo psichedelico statunitense tra i fondamentali.

    > basta leggerne due pagine

    Quoto.

  7. @ ale

    Il Barthelme di cui sopra è una raccolta di racconti; la prima raccolta di racconti di B. ed è un testo, come dire, imprescindibile. ne conoscevo la fama ma non l’avevo letto – me reo! – fino ad ora. La raccolta è del ’63, ed ha una tale originalità e freschezza di stile, di temi, di linguaggio che basta leggerne due pagine per capire quanta influenza abbia avuto sulla letteratura americana successiva.

    per il templete: più che altro mi servirebbe di poter inserire diversi indici e finestre nella/e colonna/e laterale.

  8. @chin fan di lucarelli, senza dubbio. specie dell’autore tv. BluNotte è una applicazione attuale di quello che può fare uno scrittore come impegno civile. Lucarelli è encomiabile, oltre che bravo.

  9. Questo mi incuriosisce: “Donald Barthelme, Ritorna, dottor Caligari”. Di che parla?

    x il template.. mmm, qualcosa di più sobrio. A due colonne, se puoi fare a meno della terza che chi ha un monitor 800×600 soffre 😛

    Ale

  10. boh. la nota biografica mi dice solo che è “nata a catanzaro nel 1968” e attualmente “borsista post dottorato alla Normale di Pisa”.

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